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CRISI: TAGLIO IVA, IN EUROPA SCATTA LA POLEMICA

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(WSI)- In area Euro oggi non sono attesi dati di rilievo ma in settimana saranno pubblicati i dati preliminari del Pil del quarto trimestre, il discorso di Trichet e di altri membri Bce. Negli Usa nel corso della settimana sono attese le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori dell’università del Michigan. Programmati anche i discorsi di Geithner e Bernanke ed altri membri della Fed.

Tassi d’interesse: in area Euro la sessione si è conclusa con tassi contrastati, in calo sul tratto a breve termine ed in rialzo sul lungo a fronte di un recupero dei listini azionari. Lo spread sul 2-10 anni è salito a 198 pb da 192, mentre il differenziale sul decennale Italia-Germania è sceso sotto i 120 pb. L’Italia venerdì ha presentato il pacchetto stimolo fiscale da 2 Mld€ circa focalizzato sul sostegno al settore automobilistico, elettrodomestici ed arredamento. Per far fronte alla crisi Germania e Francia hanno inoltre annunciato che a breve presenteranno un’iniziativa comune.

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Intanto Bini Smaghi, membro Bce, in un’intervista ha dichiarato che in questo momento non ha senso portare i tassi di interesse a zero, se poi le banche pagano interessi più alti sulla raccolta dei depositi. E’ invece fondamentale il ritorno della fiducia tra imprese e famiglie. In Germania si è dimesso il ministro dell’economia Michael Glos che era contrario ad interventi forti su piano economico al contrario del suo collega ministro delle finanze Peer Steinbrück. Il successore potrebbe essere nominato oggi. Aumentano le polemiche contro il taglio dell’Iva decisa in UK. Il presidente francese in un’intervista ha definito la procedura molto costosa e temporanea. Il timore che aumentino le pressioni a tagli all’Iva anche negli altri paesi, sta portando Germania e Francia ad aumentare le polemiche contro questa misura.

Oggi gli operatori resteranno in attesa dell’apertura dei mercati d’oltreoceano. Sul decennale la resistenza si colloca a 3,45%. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti su tutte le scadenze, in particolare sulla parte lunga. Lo spread 2-10 anni si è portato a 199pb da 195. Il rialzo dei tassi di mercato è da imputarsi al rimbalzo dei listini azionari oltre che alle previsioni del collocamento di 67Mld$ di bond governativi previsti questa settimana. Si tratta dell’ammontare maggiore dal 1992. Nel frattempo i senatori democratici sono fiduciosi di riuscire ad approvare al Senato il piano ad 827Mld$. Oggi è atteso un voto procedurale, con il finale atteso per domani. Esistono ancora divergenze di opinioni tra democratici e repubblicani, anche se sembra possibile raggiungere un accordo aumentando la componente taglio tasse che rimarrebbe comunque minoritaria.

Il presidente Obama sta spingendo per un’approvazione in tempi rapidi alla luce del rapido deterioramento del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione di gennaio è salito al 7,6%, massimo da 16 anni. Segnaliamo che il discorso del nuovo segretario del tesoro Geithner con riferimento al nuovo piano di salvataggio delle banche, in programma per oggi, è stato rinviato a domani ufficialmente per evitare che si distolga l’attenzione dall’approvazione del piano Obama. Sembrerebbe sia ancora in corso una discussione su come gestire gli asset tossici illiquidi. Oggi non sono previsti dati macro. Sul decennale la resistenza si colloca al 3,40%, il supporto al 3,30%.

Valute: il Dollaro si è deprezzato vs Euro penalizzato dai pessimi dati in arrivo dal mercato del lavoro. Per oggi i livelli di resistenza si collocano a 1,30 ed 1,3070. I supporti a 1,28 e 1,2750. Il calo della borsa giapponese ha dato luogo stanotte ad un marcato apprezzamento dello Yen sia verso Euro sia verso Dollaro. Verso Euro la resistenza si colloca a 120, i supporti a 116,60 e 115,70. Circolano tra gli operatori voci di acquisti di Yen tra gli esportatori, dopo il deprezzamento della scorsa settimana.

Materie prime: in calo il greggio Wti sceso sotto i 40$/b dopo una seduta piuttosto volatile, su timori di ulteriore contrazione della domanda. Positivi i metalli industriali in linea con il recupero delle borse, guidati dal rame (+6,4%). Tra i preziosi invariato l’oro, positivo l’argento (+3,2%). Contrastati gli agricoli con il rialzo della soia (+2,1%) ed il calo del grano (-0,8%). Segnaliamo infine la sostituzione del vertice del fondo sovrano di Singapore (Temasek, asset per circa 130Mld$). Il precedente capo era la moglie del primo ministro del paese, adesso sostituito da Goodyear, ex Ceo di Bhp Billiton ossia uno dei colossi dell’industria mineraria. Questo cambio al vertice potrebbe orientare le scelte del fondo verso una maggiore quota nel settore delle materie prime.

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