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Crisi Europa, incontro euro-burocrati Draghi e Juncker. Intanto l’economia Ue sprofonda

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BRUXELLES (WSI) – Il presidente della Bce, Mario Draghi, incontrerà oggi il numero uno della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, a Lussemburgo. E’ quanto riferisce un funzionario della zona euro. Il vertice si svolgerà alla vigilia della riunione di politica monetaria dei governatori della banca centrale europea, a Francoforte. La Bce, secondo le attese, manterrà i tassi di interesse invariati.

Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che prenderà parte al consiglio dei governatori, ha chiesto più volte ai governi dell’Unione di premere sull’acceleratore delle riforme e rispettare i vincoli di bilancio, sottolineando che la politica monetaria ha fatto la sua parte.

Draghi e Juncker non decideranno nulla, stando ai rumor da Bruxelles. Sono i notai che prendono atto che la Ue e’ un continente la cui crescita si avvita su stessa.

Tornano infatti a spirare pesanti venti di crisi sull’economia europea che coinvolgono in primo luogo la locomotiva tedesca. A giugno gli ordinativi alle industrie della Germania mostrano un tonfo del 3,2%, determinato dalla componente estera con un -4,1%. A preoccupare e’ il dato degli ordini dall’area euro che accusano un crollo superiore al 10%.

Le tensioni geopolitiche, in primis la crisi tra Russia e Ucraina non sembrano la causa principale della pesante battuta d’arresto dell’industria tedesca alla seconda contrazione consecutiva su base mensile (-1,6% a maggio). Il dato si e’ subito riflesso sui mercati finanziari. La borsa di Francoforte e’ maglia nera nel vecchio continente. L’indice Dax registra una pesante flessione dell’1,30% in avvio di contrattazioni con una correzione al ribasso di oltre il 10% rispetto ai massimi di maggio.

Le misure di allentamento monetario adottate dalla Banca Centrale Europea, lo scorso mese, dovrebbero infine affrontare il problema di una inflazione troppo bassa nella Zona Euro. Ne è convinto il vice presidente della BCE, Vitor Constancio, secondo il quale ulteriori misure sono improbabili nel breve termine.

“Dobbiamo aspettare e vedere quale sarà il risultato di tali misure. Non introdurremo nuove misure fino a che non vedremo gli effetti che ci siamo prefissati” ha spiegato giorni fa Constancio durante un incontro con i banchieri centrali dell’Asia orientale.

Circa il meeting BCE previsto giovedì, e’ più che legittimo ritenere che si ribadirà la politica “wait and see”; laddove i dati macro sono stati contrastanti (in negativo), Draghi prenderà tempo per vagliare l’impatto delle misure intraprese di recente adducendo verosimilmente come le tensioni geopolitiche possano rappresentare un serio pericolo per la ripresa dell’area economica europea. Sul fronte monetario ed economico, quindi, zero assoluto.