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Crisi economica: ecco come mette ko il nostro corpo

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Roma – In questo periodo di difficoltà economiche, assistiamo all’esplosione di quello che possiamo ribattezzare dolore da crisi. Non a caso è uno dei temi affrontati nel 14esimo Congresso mondiale sul dolore, dal 27 al 31 agosto a Milano, che vede riuniti oltre 6.000 esperti da tutto il mondo per fare il punto sulle ultime ricerche e terapie. Negli ultimi tempi sono in aumento considerevole i casi di congestione cronica dell’intestino e della vescica, le sofferenze muscolari, le emicranie ricorrenti, il senso diffuso di spossatezza e la difficoltà nel riposare.

CATASTROFE – Stress continuativo, impegni gravosi, ansia e senso di insicurezza determinano infatti un malfunzionamento dei sistemi naturali di inibizione del dolore. E il paziente che accusa questi sintomi quasi sempre non riconducibili a una diagnosi specifica arriva a temere la catastrofe del proprio corpo allo stesso modo in cui si teme quella del sistema. Benché sia proprio lo stress psichico a causare questi disturbi, il dolore esiste davvero e i pazienti non devono essere considerati malati immaginari.

Anche perché a volte il malessere diventa invalidante. È bene perciò riconoscere tempestivamente questi sintomi e parlarne subito al proprio medico: a lungo termine, infatti, lo stress continuativo potrebbe portare a ulcere dello stomaco, coliti, cistiti e fibromialgia, un dolore cronico che colpisce diversi distretti muscolari.

PAZIENTE TIPO – L’Italia è purtroppo ai primi posti in Europa per incidenza di pazienti che lamentano dolori: circa uno su quattro, quota inferiore solo alla Norvegia. E la sofferenza non è un’esclusiva delle persone anziane: il paziente tipo, infatti, è una donna tra i 25 e i 30 anni, con mal di testa e dolori diffusi, sottoposta a molti fattori di stress. Le categorie di farmaci alle quali ricorrere sono due: antinfiammatori e oppioidi. La loro efficacia può essere notevolmente aumentata dall’aggiunta di antidepressivi e farmaci che riducono l’eccitabilità del sistema nervoso.

*Testo di Paolo Marchettini, presidente del comitato organizzativo locale del 14° Congresso mondiale sul dolore (dal 27 al 31 agosto a Milano), responsabile a Milano dei centri di medicina del dolore dell’ospedale San Raffaele e del Centro diagnostico italiano, docente di fisiopatologia e terapia del dolore all’Università della Svizzera italiana di Lugano.

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