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CRISI ARGENTINA: IN ARRIVO SVALUTAZIONE DEL PESO

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Eduardo Duhalde, il quinto presidente argentino delle ultime due settimane, vuole fissare il valore del peso a un paniere di monete – dollaro, euro e reale brasiliano – svalutandolo di fatto del 40% e sospendere il pagamento dei $132 miliardi di debito nazionale.

Slegando il peso dal valore del dollaro – mossa introdotta del 1991 – Duhalde spera di migliorare l’economia rendendo i prodotti argentini piu’ concorrenziali all’estero, ma la svalutazione della moneta nazionale dovrebbe rendere piu’ difficoltoso per societa’ e individui sostenere il debito in dollari – che ammonta a circa il 70% dei prestiti nel Paese.

Secondo gli analisti, il piano del nuovo presidente – pesantemente criticato in quanto responsabile in passato di aver portato il deficit della provincia di Buenos Aires a livelli superiori di quelli di ogni altra provincia argentina – potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle societa’ iberiche che hanno investito 94 miliardi di euro ($83 miliardi ) in America latina e che potrebbero perdere oltre $3 miliardi con la svalutazione e l’inadempienza del debito.

Particolarmente a rischio le maggiori banche Santander Central Hispano e Banco Bilbao Vizcaya.