Economia

Criptovalute, slitta a fine settembre il versamento dell’imposta sostitutiva

E’ stato rinviato il termine per il versamento dell’imposta sostitutiva sulle criptovalute. L’ha reso noto ieri con una nota il ministero dell’Economia e delle Finanze. Vediamo tutti i dettagli.

Il rinvio del versamento dell’imposta

La scadenza per il versamento dell’imposta sostitutiva è stato prorogato dal 30 giugno al 30 settembre 2023. Nel dettaglio, è stata prevista la possibilità di procedere alla rideterminazione del valore delle criptoattività detenute al primo gennaio 2023 pagando un’imposta sostitutiva del 14%. Quest’ultima va versata in un’unica soluzione o al massimo in tre rate di pari importo, maggiorate di interessi del 3% annuo, da versare contestualmente a ogni rata.

Cosa sono le criptoattività

L’ultima manovra ha fissato le regole per la tassazione e la valutazione delle criptoattività, oltre che la loro definizione. Sono state definite una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere trasferiti e memorizzati elettronicamente utilizzando la tecnologia di registro distribuito o una tecnologia analoga.

La tassazione delle criptovalute in Italia

Le plusvalenze ottenute dalla vendita delle criptovalute sono tassate con un’aliquota del 26%, come la maggior parte delle rendite finanziarie, eccetto quelle sui titoli di Stato e poche altre. Ricordiamo che bisogna dichiarare al fisco le monete virtuali acquistate da imprese o persone fisiche se il loro controvalore supera i 51 mila euro. Le plusvalenze sono tassate solo se superiori a 2 mila euro.