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Crescita Usa a un punto di non ritorno? Goldman taglia stime

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ROMA (WSI) – La crescita dell’economia americana è, nella realtà, decisamente inferiore a quanto stimato. Ne è convinta Goldman Sachs, che ha rivisto al ribasso le stime sul Pil potenziale di lungo termine degli Usa dal 2,25% all’1,75%.

Una decisione sorprendente, dal momento che proprio pochi giorni fa l’analista Jan Hatzius aveva reiterato che gli Usa sarebbero cresciuti al “di sopra” del tasso previsto dal consensus, pari al 3-4%. In attesa della pubblicazione del Pil del primo trimestre, che avverrà nella giornata di oggi, Bloomberg scrive tra l’altro che è possibile anche che la crescita sia stata negativa, e che ci sia stata dunque una contrazione.

Tornando alla sua nuova nota, Goldman motiva il taglio delle stime con la minore produttività.

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“Abbiamo recentemente ridotto le nostre stime sulla crescita della produttività in Usa all’1,5%, principalmente a causa di un downgrade della produttività totale dei fattori (Total Factor Productivity, TFP). Nella nostra nota giornaliera, rivediamo il nostro outlook sulla crescita potenziale del Pil, alla luce delle nostre nuove stime sulla produttività. Prevediamo una crescita potenziale del Pil, nel lungo periodo, dell’1,75%, inferiore dello 0,50% rispetto alle nostre precedenti previsioni, dopo aver considerato il peso della produttività del governo, incorporando allo stesso tempo un aggiornamento sulla valutazione della crescita della forza lavoro”.

Il “fattore più importante che sta dietro alla minore crescita della produttività dell’ultimo decennio sembra essere rappresentato dal minore contributo che arriva dal settore IT (information Technology)”. [ARTICLEIMAGE]

Goldman fa riferimento a un grafico (vedi primo allegato), che mostra che la crescita della produttività dell’1,5% circa “sarebbe simile a quella a cui si è assistito nei due decenni fino alla metà degli anni ’90, ma significativamente più bassa di quella che ha caratterizzato il periodo del boom della produttività durante l’era dot-com”.

La banca ritiene nel complesso che la stessa produttività crescerà a un ritmo inferiore rispetto a quello della sua media storica, andando in avanti.

Goldman ricorda che la crescita della produttività deriva da: 1) il contributo che arriva dalla crescita dei servizi di capitali, (in base alla definizione dell’Ocse per servizi di capitali ci si riferisce al “flusso di servizi produttivi che viene fornito da un asset impiegato nel processo produttivo. I servizi di capitale riflettono una quantità (fisica), da non confondersi con il valore o con il concetto di prezzo del capitale. I servizi di capitale sono una misura appropriata dell’input di capitale nell’analisi della produzione”.

Ancora, l’Ocse afferma che i servizi di capitale sono gli input produttivi, che fluiscono alla produzione da un asset di capitale.

2) Il secondo contributo è rappresentato dai cambiamenti che interessano la forza lavoro;

3) il terzo è la produttività dei fattori totali (ovvero, le componenti che rimangono. [ARTICLEIMAGE]

Sulla base di queste definizioni, Goldman afferma che le stime sulla crescita della componente della produttività totale dei fattori sono state tagliate all’1% appena.

A frenare la crescita della produttività (e dunque del Pil Usa) sarà per Goldman anche il minor contributo della forza lavoro, se si considera che l’età media della popolazione Usa sta aumentando e che è più improbabile che gli individui più anziani partecipino alla forza lavoro”. [ARTICLEIMAGE]

L’ultima nota contrasta non poco con quella dello scorso 8 maggio, quando Goldman disse che, nel secondo trimestre la crescita sarebbe stata del 3%. Bisogna vedere ora che fine faranno queste previsioni.

Sta di fatto che il timore che la Fed possa compiere un grave errore nell’alzare i tassi è ormai onnipresente sui mercati. Il rialzo dei tassi previsto per il 2015 provocherà un disastro? Oppure bisogna fidarsi ciecamente di quanto affermano gli esponenti della Fed, nel momento in cui dicono che il trend del primo trimestre deve essere considerato solo una parentesi? (Lna)