Economia

Crescita record del Pil cinese (+18%) ma è solo un fuoco di paglia

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Crescita record per il Pil cinese nei primi tre mesi del 2021. Secondo quanto reso noto dall’ufficio nazionale di statistica la seconda economia mondiale ha registrato tra gennaio e marzo un progresso del 18,3% su base annua, un dato che si confronta con la flessione del 6,8% registrato nell’analogo periodo dello scorso anno.
Il dato per Pechino è stato leggermente al di sotto delle aspettative del consensus di Bloomberg, che aveva previsto un progresso del 18,5% tra gennaio e marzo.

In ogni caso per la Cina si tratta del più alto tasso di crescita trimestrale su base annua registrato da quando i dati sono pubblicati, ovvero dal 1993.

A favorire questo aumento è stato soprattutto l’export cresciuto del 49% su base annua a 710 miliardi di dollari. Le importazioni sono invece aumentate del 28% a 593,6 miliardi di dollari.

Pil cinese balzo annuale record, ma modesto rispetto alla fine del 2020

Se si cambia l’orizzonte di confronto ci si accorge che il progresso per l’economia di Pechino non è così marcato come sembra a prima vista. Rispetto all’ultimo trimestre del 2020 la crescita per l’economia di Pechino è stata solo dello 0,6 per cento.

“La crescita del Pil è stata a livelli record su base trimestrale da un anno all’altro. Ma ciò è dovuto a una base di confronto più debole rispetto alla flessione storica dello scorso anno. In termini trimestrali, la crescita è diminuita drasticamente e, con l’eccezione del primo trimestre dello scorso anno, è stata la più lenta dell’ultimo decennio “, ha affermato Julian Evans-Pritchard, economista senior cinese di Capital Economics.

Uno scenario in chiaroscuro confermato anche dal National Bureau of Statistics di Pechino.  “La ripresa economica nel primo trimestre di quest’anno è proseguita e si stanno accumulando fattori positivi. Allo stesso tempo, dobbiamo anche registrare che l’epidemia di Covid-19 si sta ancora diffondendo a livello globale. Il panorama internazionale è ancora complesso, le basi per la ripresa economica interna non sono ancora solide e alcune società di servizi e aziende Pmi lo sono ancora in difficoltà “, ha detto Liu Aihua, portavoce del Nbs.

La crescita per l’intero 2021

Per l’intero 2021 Pechino stima una crescita del Pil superiore al 6%, dopo il +2,3% registrato lo scorso anno.
Per i prossimi anni la Cina punta su un modello di sviluppo basato sui consumi interni grazie allo sviluppo del settore tecnologico e alla crescita della classe media. Con la nuova strategia la Cina non vuole convertirsi all’autarchia, bensì ribilanciare la propria economia puntando a ridurre la vulnerabilità causata da possibili shock finanziari esterni e dal processo di deglobalizzazione in atto a seguito delle tensioni con l’amministrazione Usa (che assorbe il 20% dell’export cinese) e agli effetti della pandemia che stanno portando a un accorciamento delle filiere produttive in tutto il mondo.

Entro il 2028 è atteso il sorpasso della Cina sugli Stati Uniti per diventare la prima economia mondiale.