Economia

Coronavirus, l’economia delle regioni colpite pesa per il 48,2% del Pil

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Le ultime misure decise dal governo Conte e dalla regione in cui si sono manifestati i contagi (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna) rischiano di riflettersi anche sull’attività economica. Università e scuole chiuse, spostamenti limitati, aziende che riducono la loro attività incideranno negativamente sull’attività economica nei prossimi mesi.

Per capire gli effetti della diffusione del coronavirus nelle zone più dinamiche del Paese abbiamo verificato il peso e il contributo di questi territori sul Prodotto interno lordo del Paese.
Secondo quanto rilevato dall’Istat, il Pil dell’Italia nel 2018, ultimo anno per cui ci sono i dati ripartiti per regioni, è stato pari a 1.765 miliardi circa di euro. La Lombardia ha contribuito per 390,3 miliardi, il Veneto per 163,1 miliardi, il Piemonte per 137,4 miliardi, l’Emilia-Romagna per 161,7 miliardi.
Dunque, sommando i dati delle quattro regioni, risulta un contributo al Pil nazionale pari a circa 852,5 miliardi di euro. In percentuale rispetto al Pil si tratta del 48,2%.

Insomma non poco per un Paese che è il fanalino di coda della zona euro per quanto riguarda la crescita economica, che secondo le stime della Commissione Europea era attesa nel 2020 allo 0,3 per cento. Un dato che inevitabilmente verrà rivisto al ribasso.

Nei giorni scorsi gli economisti di Nomura si erano già espressi sulla possibile frenata dell’economia legata alla diffusione del coronavirus in tutto il mondo. Secondo gli esperti per l’economia italiana l’effetto sarà considerevole.
“Visto il basso tasso di crescita da cui l’Italia parte quest’anno, – si legge nel report – ci aspettiamo che il Paese entri in recessione nel 2020, con un Pil in calo dello 0,1% nell’anno (molto al di sotto dello 0,6% previsto dal governo)”. Se da uno scenario base si passa ad uno negativo il calo è di 0,2% mentre nel peggiore dei casi si arriva a -0,9%.

Dato per scontato che il coronavirus ridurrà in maniera significativa il Pil e che questo calo avrà effetti su crescita e commerci mondiali, si tratta ora di capire quanto durerà l’emergenza e che intensità avrà.