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Dopo l’emergenza Covid sale la popolarità di Zaia, in caduta Fontana

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La pandemia del coronavirus ha accresciuto, in media, la popolarità dei presidenti di Regione dal 42 al 51%, nel periodo compreso fra dicembre e giugno; il dato generale, però, nasconde giudizi contrastanti a seconda dei singoli governatori. Secondo una rilevazione condotta da Demopolis per Otto e Mezzo (La7) su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 8.420 persone, è Luca Zaia il presidente di Regione più popolare al momento, con un consenso che arriva al 75%. Alle sue spalle seguono il presidente della Campania, Vincenzo De Luca (62%) e il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (60%).

Ad aver conquistato più consenso rispetto a dicembre, convincendo più degli altri nella gestione della pandemia è stato lo stesso De Luca, che ha incrementato la sua popolarità di di ben 25 punti; Zaia, da parte sua, ha innalzato il suo livello di consenso di 14 punti. Ottimo incremento anche per il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, in crescita di 14 punti.

Ha seguito il destino opposto, invece, il presidente della Regione più colpita dalla pandemia, la Lombardia: rispetto a dicembre Attilio Fontana ha perso 16 punti di consenso e risulta, al momento, fra i governatori meno amati d’Italia assieme ad Alberto Cirio (Piemonte) e Luca Ceriscioli (Marche) – tutti e tre hanno un consenso compreso fra il 39 e il 35%.

“La gestione sanitaria e la capacità di contenimento del Covid-19”, spiega il direttore dell’Istituto Demopolis, Pietro Vento, “hanno inciso profondamente sull’opinione dei cittadini, con valori che appaiono significativi non solo in Veneto, ma anche in Campania e in Sicilia, dove sono risultate apprezzate dall’opinione pubblica la fermezza dei Presidenti di Regione e le misure adottate per frenare la diffusione del virus”.

L’analisi di Demopolis ha escluso i presidenti delle Regioni che contano meno di un milione di abitanti.