Economia

Coronavirus: con Sputnik V la Russia vince la ‘corsa’ al vaccino

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Colpo di scena nella ricerca di un vaccino per combattere il coronavirus. Ieri sera a sorpresa il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la registrazione a Mosca del primo vaccino contro la nuova infezione da coronavirus battendo sul tempo le principali nazioni che sono impegnate a contrastare il dilagare dell’infezione con Cina e Stati Uniti in testa. Attualmente sono in fase di test circa 165 vaccini in tutto il mondo.

Pittoresca la scelta del nome, il vaccino di chiamerà Sputnik V per analogia con il lancio del primo satellite artificiale terrestre avvenuto nel 1957 in Unione Sovietica. Sviluppato dall’Istituto Gamaleya di Mosca, il vaccino ha iniziato la fase 3 dei test clinici soltanto la scorsa settimana. La sua efficacia quindi non è ancora scientificamente accertata nonostante il ministero russo della sanità abbia dato il ‘da’ all’approvazione.

Il sospetto è quindi pur di battere tutti, Putin abbia accorciato troppo i tempi e questo ha suscitato numerose perplessità tra gli scienziati. Per di più non ci sono ancora risultati pubblicati e verificati a livello internazionale sui test del vaccino.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, però, il vaccino sviluppato in Russia dovrà essere sottoposto a “rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l’efficacia” prima di ottenere l’approvazione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ad affermarlo il portavoce dell’Oms, Tarik Jasarevic.

L’operazione mediatica da parte di Mosca è stata corredata anche di un sito internet che raccoglie le principali informazioni sul vaccino Sputnik V.

La Russia è attualmente il quarto Paese al mondo per numero di persone contagiate con 895.691 casi accertati secondo quanto rilevato dalla piattaforma della Johns Hopkins University.

Nonostante lo scetticismo della comunità scientifica internazionale manifestato dopo l’annuncio secondo il ministro della Salute, Mikhail Murashko, il vaccino si è rivelato sicuro ed efficace e dovrebbe fornire immunizzazione per un massimo di due anni. Operatori sanitari, insegnanti e altri gruppi a rischio saranno i primi a essere vaccinati.
Il vice primo ministro Tatyana Golikova ha spiegato poi che la vaccinazione dei medici potrebbe iniziare già questo mese. Funzionari russi hanno affermato che la produzione su larga scala del vaccino inizierà a settembre e la vaccinazione di massa potrebbe iniziare nel mese di ottobre.