Economia

Controllo capitali, va da Deutsche Bank e chiede l’oro che gli spetta. Risposta è no

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I controlli sui capitali proseguono in tutto il mondo, insieme ad altri fenomeni che mandano nel panico i risparmiatori, e che hanno dei precedenti, come la battaglia contro i contanti e il prelievo forzoso. Un episodio inquietante, riportato qualche ora fa da un sito tedesco di analisi sull’oro, che chiama in causa il colosso bancario Deutsche Bank e alimenta dubbi sul rischio di operazioni di “sequestro” di oro.Stando al sito, Deutsche Bank non è stata capace infatti di effettuare una consegna di oro, alla richiesta presentata da un cliente sottoscrittore dell’ETC Xetra-Gold.

Cosa è successo?

Xetra-Gold è un ETC*, ovvero un Exchange-Traded Commodity, che si differenzia, almeno stando al modo in cui si presenta, in quanto assicura che “ogni grammo di oro acquistato in via elettronica sia garantito da uno stesso ammontare di oro fisico“.

Nel sito di Deutsche Borse è scritto chiaramente che Xetra-Gold è un ETC garantito da oro al 100%: l’ETC viene emesso da Deutsche Borse Commodities Gmbh e rappresenta il diritto alla consegna di oro fisico. Il fatto che “Xetra-Gold abbia la forma di uno strumento finanziario rende semplici gli scambi”. Ancora, continuando a leggere, “Xetra-Gold può essere venduto al pubblico in Germania, Austria, Lussemburgo, Regno Unito e Olanda”. In definitiva, si parla di uno strumento che deriva da una operazione di cartolarizzazione dell’oro fisico. Gli asset gestiti da Xetra-Gold ammontano al momento a 3,5 miliardi di euro.

Per ogni bond Xetra-Gold, un grammo di oro è depositato nei forzieri di Deutsche Borse Commodities GmbH, che ha sede a Francoforte. Tra l’altro, stando agli ultimi dati, le quantità di oro che sono detenute da Deutsche Borse Commodities GmbH, allo scopo di garantire fisicamente i bond di Xetra-Gold è balzata al nuovo record di 90,67 tonnellate, segnando un balzo superiore al 50% dall’inizio del 2016.

Ora, stando a quanto statuito dalla stessa Deutsche Borse, i clienti di Xetra-Gold hanno il diritto di ricevere la consegna di un ammontare di oro fisico in qualsiasi momento, almeno sulla carta. Da quando Xetra-Gold è stata lanciata nel 2007, gli investitori hanno esercitato questo diritto 900 volte, per consegne che in totale sono ammontare a 4,5 tonnellate. Qualcosa è tuttavia cambiato, visto che, scrive un sito tedesco, chi volesse chiedere ora la consegna di oro “potrebbe andare incontro ad alcune difficoltà”.

Ma cosa c’entra Deutsche Bank?

C’entra eccome, dal momento che chi emette Xetra-Gold è appunto Deutsche Borse Commodities Gmbh, che a sua volta è una joint venture tra Deutsche Borse AG e i soci bancari Commerzbank, Deutsche Bank, e altri tra cui appare anche la svizzera Vontobel. E Deutsche Bank è la principal bank, in questo schema, nel senso che anche se il cliente ha un conto presso un’altra banca, Xetra-Gold deve assicurare che la consegna avvenga tramite Deutsche Bank.

Un cliente di Xetra-Gold ha avuto tuttavia una pessima sorpresa, nel momento in cui si è attivato per chiedere la consegna dell’oro fisico che gli spettava. La sua richiesta è stata infatti accolta da un funzionario di Deustche Bank che lo ha informato del fatto che “il servizio” non è più disponibile, per “motivi di business” e che dunque il modulo di presentazione della richiesta – fornito da Clearstrema Banking AG  – non è più valido.

Stando a quanto riporta un sito tedesco, Detsche Borse Commodities avrebbe consigliato a quel punto al cliente di trasferire il bond Xetra-Gold di cui è in possesso nella cooperativa Raiffeisenbank, dal momento che sembra che lì la consegna di oro fisico sia ancora possibile.

Dal canto suo Deutsche Borse ha annunciato di star lavorando sulla “possibilità di effettuare le consegne a prescindere dagli sportelli delle banche”. Ma rimane il mistero del no di Deutsche Bank. E sicuramente crescono nuovi dubbi sulla trasparenza delle banche.

*Stando a quanto riportato da sito di Borsa italiana gli ETC sono strumenti finanziari emessi a fronte dell’investimento diretto dell’emittente o in materie prime fisiche (in questo caso sono definiti ETC physically-backed) o in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è, pertanto, legato direttamente o indirettamente all’andamento del sottostante. Similarmente agli ETF gli ETC.
Gli ETC sono titoli assimilabili a un’obbligazione senza cedola e senza scadenza, con simbolico valore nominale e interesse fruttifero derivante dall’apprezzamento (o deprezzamento) diretto o indiretto del sottostante, sempre aperta a nuove emissioni (o estinzione) di quote.