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Contrarian da mesi scommette sui bond di Ungheria e Irlanda

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New York – E’ da mesi che lo ripete. E si e’ esposto personalmente, puntandoci miliardi di dollari. Ungheria e Irlanda due dei paesi piu’ colpiti dalla crisi dell’euro, usciranno dal pantano del debito piu’ forti.

Non stiamo parlando di un fondo hedge, bensi’ di Franklin Templeton Investments, un fondo comune che gestisce i portafogli di singoli investitori piuttosto che clienti istituzionali sofisticati e che ha iniziato a scommettere nei bond governativi di Budapest e Dublino quando nessuno ci avrebbe messo un centesimo.

L’uomo dietro alle puntate rischiose e’ Michael Hasenstab, che alla relativamente giovane eta’ di 38 anni e’ gia’ stato associato per acume e bravura ai titani dell’industria dei fondi comuni, tra cui Bill Gross di Pimco, gestore del maggior fondo obbligazionario al mondo.

E’ dal 2008 che molti investitori e money manager stanno facendo una fortuna scommettendo contro i paesei europei, Ma alcuni fondi incominciano a cambiare idea e l’ottimismo nei confronti di paesi come l’Irlanda stanno incominciando a dare i loro frutti.

I trader alla borsa di Dublino hanno detto di aver notato a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre dell’anno scorso un’ondata di Buy improvvisi nel mercato obbligazionario irlandese. Quando gran parte degli operatori stavano alla larga dai bond che erano appena stati giudicati spazzatura dall’agenzia di rating Moody’s (per l’esattezza a meta’ luglio).

Ma come se la passano i due paesi in questione? Sinora le puntate in Irlanda sembrano azzeccate: il prezzo dei titoli di stato del paese hanno guadagnato il 37% dalla fine di giugno 2011.

L’Ungheria non se la passa cosi’ bene. I bond hanno fatto fatica di pari passo con le difficolta’ incontrata dall’amministrazione a trovare un punto d’accordo con l’Unione Europea.

Il prezzo e’ sceso dell’8% dalla fine di giugno. Ma da inizio anno l’indice obbligazionario ha guadagnato l’8,7%. Segnale che Budapest sta rialzando la testa. Il governo ungherese sta cercando di reperire altri aiuti esterni da Unione Europea e Fmi.

A fine novembre, i 3 miliardi 30 milioni di dollari di bond ungheresi in possesso di Templeton erano pari piu’ del doppio dell’ammontare registrato a fine maggio. Solo il 60% dei bond ungheresi sono detenuti da stranieri.