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CONTI PUBBLICI: DOPO LA TRAGEDIA GRECA SI GUARDERA’ ALL’AMERICA?

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(WSI) – Tassi di interesse: raggiunta un’intesa franco- tedesca che contempla un mix di aiuti Ue-Fmi, da attivare solo in caso di necessità, attraverso prestiti bilaterali tra paesi della zona euro che saranno concessi a tassi di mercato e solo con l’unanimità dei paesi dell’area.

In quest’ultimo modo è evidente come la Germania sia riuscita a mantenere un diritto di veto su eventuali decisioni future. Secondo quanto dichiarato da Sarkozy e riportato da Ft, i paesi dell’area Euro parteciperebbero per due terzi ed il Fmi per un terzo ad un piano che, stando alle indiscrezioni di Le Figaro, ammonterebbe a 22Mld€.

I singoli paesi dell’area parteciperanno agli eventuali finanziamenti in base alla propria quota di partecipazione al capitale della Bce, attualmente pari a circa il 19% per la Germania, 14% per la Francia e 12,5% per l’Italia.

Il presidente della Bce Trichet che si era mostrato contrario all’intervento del Fmi, ha poi cambiato i toni delle proprie dichiarazione durante la notte, affermando di essere “straordinariamente soddisfatto” dell’accordo raggiunto.

L’accordo prevede anche che si vada avanti col progetto di una «governance economica» della zona euro, per un maggior coordinamento delle politiche economiche e un rafforzamento della vigilanza sui conti.

L’annuncio ha generato un restringimento del differenziale sul decennale Grecia-Germania, portatosi in mattinata in prossimità dei 300 pb da 328 di mercoledì. Sui tassi governativi invece ieri si è assistito ad un incremento dello spread sul 2-10 anni dovuto principalmente al rialzo del tasso decennale.

Negli Usa continua la fase di marcate pressioni al rialzo sul segmento dei tassi decennali che avevano aperto la settimana intorno al 3,65% per poi arrivare a circa 3,85%, segnando ieri il nuovo massimo dallo scorso giungo.

Ancora una volta i volumi sul future sul T-note decennale sono stati molto elevati (circa 1.500.000 contratti) Gli operatori stanno cominciando gradualmente a spostare il focus sul tema dell’enorme ammontare di emissioni lorde attese nel 2010, stimate in circa 1600Mld$, includendo le emissioni già effettuate da inizio anno.

Le tensioni degli ultimi giorni in parte potrebbero essere attribuite ai minori acquisti da parte degli importanti investitori giapponesi (primi detentori al mondo di Treasury, seguiti a breve distanza dalla Cina), alle prese con la chiusura dell’anno fiscale che terminerà il 31 marzo.

Bill Gross, il gestore di Pimco, principale fondo obbligazionario al mondo, ha ieri dichiarato che a suo avviso il trend calante dei tassi governativi in atto da circa 30 anni è prossimo alla fine.

Il prossimo trimestre sarà cruciale per il bond governativi Usa, in quanto in tale periodo si colloca il tentativo della Fed di rimozione di quasi tutte le manovre non convenzionali. Ieri Bernanke ha ribadito la necessità di mantenere una politica monetaria accomodante.

Allo stesso tempo ha dichiarato che la Fed ad un certo punto inizierà a vendere gli asset in portafoglio per ridurre il totale dei propri attivi dagli attuali 2300Mld$ a valori inferiori a 1000Mld$. Oggi è attesa la proposta di un nuovo piano di sostegno al comparto immobiliare, finanziato con fondi prelevati dal Tarp.

Valute: ancora forti oscillazioni dell’euro dollaro che si era spinto fino a 1,3270 per poi recuperare dopo le dichiarazioni di Trichet (giunte poco dopo la mezzanotte italiana) di sostegno al piano congiunto europeo-Fmi a favore della Grecia.

Alla fine della sessione londinese il cross era ieri intorno ad 1,33 e questa mattina si sta riavvicinando a quota 1,34, che rappresenta una prima resistenza di breve. L’evoluzione della crisi greca potrebbe ancora essere al centro dell’attenzione nel mese di aprile. Il primo supporto di breve rimane a 1,33.

Le turbolenze sul mercato obbligazionario Usa potrebbero però essere il preludio di uno spostamento di focus degli operatori verso temi d’oltreoceano, soprattutto da maggio in poi.

Altra giornata di deprezzamento per lo yen vs euro e dollaro. Verso il biglietto verde il cross è salito ai massimi di inizio anno, avvicinandosi all’area di resistenza collocata a 93,15-93,75.

Materie Prime: tra gli energetici poco variato il greggio Wti (-0,1%), forte calo del gas naturale (-3%). Giornata positiva per i metalli industriali ad eccezione dell’alluminio (-0,1%).

Ieri presso il CFTC si sono tenuti una serie di interventi tra chi è favorevole all’imposizione di nuovi limiti sui future dei metalli industriali e preziosi quotati negli Usa, e chi invece ritiene che nuovi limiti speculativi sarebbero dannosi per il mercato. Si tratta di una serie di audizioni per valutare la possibilità di nuove misure restrittive sui mercati delle commodity. Positivi i preziosi, contrastati gli agricoli.

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