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Consulenti finanziari: patrimonio delle reti tocca record a 693 mld

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Nei primi tre mesi del 2021 le reti di consulenti finanziari hanno registrati un nuovo record espresso in termini patrimoniali a 693,6 miliardi di euro, con una crescita del 21,5% rispetto all’analogo periodo del 2020 e del 3,9% rispetto a fine 2020.

Secondo una nota di Assoreti, fondi comuni, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali rappresentano l’84% del patrimonio dei clienti, raggiungendo i 582,8 miliardi di euro (+25,3% a/a; +4,3% su dicembre); di questi, 490,4 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 70,7% del portafoglio) e 92,4 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 13,3%).
Più contenuta la dinamica di crescita che ha coinvolto la liquidità in portafoglio, pari a 110,8 miliardi (+5,1% a/a; +2,1% su dicembre) e con un’incidenza che scende al 16%.

“L’evoluzione del dato patrimoniale in un nuovo massimo storico rispecchia sia la razionalità e la lungimiranza delle scelte di investimento suggerite in questi mesi dai consulenti finanziari ai propri clienti sia la capacità delle associate di Assoreti di gestire tutte le variabili di un periodo straordinariamente complicato. Gli italiani dal canto loro sono sempre più consapevoli dell’importanza di affidarsi ad un servizio di consulenza ben strutturato e di qualità per proteggere e far crescere la propria ricchezza” ha dichiarato Paolo Molesini, presidente di Assoreti.

Consulenti finanziari, risparmio gestito cresce del 24,6%

Secondo quanto evidenziato da Assoreti la componente di portafoglio rappresentata dai prodotti del risparmio gestito aumenta del 24,6% rispetto all’anno precedente (+4,3% vs dicembre). La valorizzazione dei fondi comuni, sottoscritti direttamente, risulta pari a 227,1 miliardi di euro, con un incremento del 28,5% a/a e un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,7%; la crescita è trainata dalle fondi esteri, pari 201,3 miliardi (+30,3% a/a).
La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 25,9% a/a e raggiunge i 73,3 miliardi, con un’incidenza in portafoglio del 10,6%; la spinta maggiore arriva dalle GPF (+39,3% a/a), pari a 35,2 miliardi, mentre le GPM salgono a 38,1 miliardi (+15,6% a/a).
Il comparto assicurativo/previdenziale vale 190 miliardi di euro, con una crescita del 19,8% a/a e un’incidenza in portafoglio del 27,4%. Le unit linked raggiungono 98,6 miliardi di euro (+25% a/a), i prodotti multi-ramo 30,8 miliardi (+26,6% a/a), le polizze vita tradizionali 44,3 miliardi (+4,3% a/a), mentre la componente prettamente previdenziale sale a 16,3 miliardi (+25,8% a/a).

A fine mese, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in fondi comuni aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 403 miliardi di euro, con un’incidenza del 34,7% sul patrimonio totale investito in fondi in Italia (patrimonio gestito pari a 1.160,8 miliardi di euro). A fine 2020 l’incidenza era del 33,9%.

Risparmio amministrato, progresso del 29%

Nell’ambito del risparmio amministrato Assoreti evidenzia che la componente in titoli detenuta dai clienti dei consulenti finanziari è aumentata del 29,1% su base annua. Spicca la crescita dei titoli azionari (+57,6% a/a), dei certificate (+58,1% a/a) e degli ETP (+55% a/a), mentre si riduce il controvalore dei titoli obbligazionari (-3,1% a/a).