Advisory

Quali informazioni condividere con il proprio consulente finanziario

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo un’attenta riflessione, ecco che si avvicina il momento di presentarsi, per la prima volta, al proprio financial planner.
Questa figura professionale, lo ribadiamo, consente di tracciare un piano di ampio respiro sulle proprie finanze e di rendere più accessibili propri obiettivi a lungo termine. Quali informazioni andrebbero condivise con il consulente sin dal primo appuntamento? Un panel di esperti raggiunti da Forbes ha riassunto tutto il necessario in 9 punti, eccoli.

  1. I tuoi obiettivi. Questo primo punto è sicuramente uno dei più importanti, in quanto è sulla base delle proprie aspirazioni che viene successivamente articolata la pianificazione finanziaria. Jared Weitz di United Capital Source consiglia di elaborare i propri obiettivi in un orizzonte di 1, 5 e 10 anni.
  2. Dichiarazione dei redditi. “La dichiarazione dei redditi è l’unico documento che rivela veramente il quadro finanziario completo di un cliente”, scrive Kevin Dorwin, Bingham,della Osborn e Scarborough LLC, sono “informazioni essenziali per lo sviluppo di una strategia di investimento e per la raccomandazione di strategie di pianificazione”.
  3. Stima del patrimonio netto. Questa dichiarazione sarà di aiuto al consulente per capire meglio quanto ci si trovi distanti rispetto agli obiettivi finanziari espressi dal cliente, e quali azioni si potrebbero rendere necessarie per raggiungerli.
  4. Spese mensili. Secondo Amir Eyal, di Mylestone Plans LLC, avere una stima chiara di quanto si spende ogni mese è “di gran lunga una delle informazioni più utili da avere sotto mano quanto si è affiancati dal financial planner”. Infatti, “senza comprendere le spese a fronte delle fonti di reddito, delle dichiarazioni dei redditi, risparmi e investimenti, si sta operando nel vuoto”.
  5. Il budget. “Non sempre i clienti hanno una buona conoscenza del flusso di cassa in entrata e in uscita”, scrive Matthew Cuplin (Midwest Financial Group), “ma è essenziale esserne a conoscenza se vogliamo scoprire di quante entrate potremmo aver bisogno una volta in pensione, quanti soldi si debbono risparmiare per soddisfare tale esigenza e quanto tempo dobbiamo lavorare e risparmiare per finanziarla”.
  6. Estratti conto. Essere trasparenti sugli estratti conto bancari, sulle polizze vita stipulate, su eventuali posizioni previdenziali private: ecco un’altra serie di informazioni personali che sicuramente aiuteranno il consulente a costruire un piano davvero adeguato alla situazione economica del cliente.
  7. Informazioni su debiti, mutui in essere. “Fornire ogni informazione su eventuali prestiti o debiti, siano essi passati o attualmente in essere, è un must”, afferma Gregory Keleshian di Crestmont Capital LLC, “il tuo pianificatore finanziario deve sapere quanti debiti hai per poter elaborare il piano di gioco giusto per te”.
  8. Livello di rischio. Non si può eludere una stima sul rischio che si ritiene tollerabile nel proprio piano finanziario. “Tutti gli investimenti sono rischiosi, ma il tuo pianificatore finanziario può aiutarti a scegliere una strategia per il tuo obiettivo e livello di rischio”, JD Morris, Red Hook Capital, “ti verranno date molte opzioni, alcune con rendimenti incredibili” ma “la maggior parte delle scelte dal grande rendimento potenziale avrà un rischio più elevato”.
  9. Indicazioni testamentarie. Il lascito verso gli eredi è uno dei temi più sentiti, “a seconda dell’età del cliente, ciò non è sempre esplicitamente espresso al consulente”, afferma Stacy Francis (Francis Financial), spesso c’è la “speranza di risparmiare per le generazioni future”, e per questo “i clienti dovrebbero venire preparati con documenti aggiornati sulla pianificazione patrimoniale”.