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Apple contraria al caricabatteria universale Ue: danneggia i consumatori

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Apple storce il naso difronte alla Commissione europea che ha proposto di introdurre un’unica soluzione per i caricabatteria dei principali dispositivi elettronici, eliminando per le case produttrici la possibilità di sviluppo di cavi e connettori alternativi.

L’obiettivo è ridurre i rifiuti elettronici e lo spreco collegato al cambiamento da un modello all’altro: si potrebbe sempre riutilizzare lo stesso connettore per tutti i dispositivi, dai tablet agli speaker bluetooth. E’ un progetto che l’esecutivo Ue aveva iniziato a sostenere con alcune iniziative già nel 2009, quando la varietà di connettori era molto più ampia rispetto ad oggi.

“Abbiamo dato all’industria un sacco di tempo per trovare le proprie soluzioni, ora i tempi sono maturi per un’azione legislativa per un caricatore comune. Questa è una vittoria importante per i nostri consumatori e l’ambiente e in linea con le nostre ambizioni verdi e digitali”, ha detto la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager.

Le perplessità di Apple sul caricabatteria universale

Come prevedibile, la prima azienda a manifestare perplessità di fronte all’iniziativa del caricabatteria universale è Apple, da sempre impegnata su soluzioni proprietarie anche sotto questo aspetto. “Rimaniamo preoccupati sul fatto che una stretta regolamentazione che obblighi un solo tipo di connettore inibisca l’innovazione piuttosto che incoraggiarla, il che danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo”, ha detto Apple in una dichiarazione resa alla BBC.

Contrariamente a quanto avveniva passato, oggi restano in circolazione solo tre tipologie di connettori: nel 2018, aveva calcolato un rapporto della stessa Commissione Ue la metà dei dispositivi veniva venduta con caricabatterie micro Usb, il 29% con il moderno Usb-c e il 21% con Lightning di Apple.
Oggi i dispositivi nuovi hanno largamente archiviato il micro Usb in favore dell’Usb-c che diventerebbe, nei piani della Commissione, l’unico connettore – anche per i dispositivi di Cupertino.

Non sarebbe una novità, dal momento che alcuni modelli di iPad e MacBook già prevedono il connettore Usb-c. Se Apple continuasse a integrare questo ingresso sui suoi nuovi modelli il problema del cavo unico in Europa non costituirebbe un problema per i consumatori.
Fra le categorie escluse dalla nuova regolamentazione proposta dalla Commissione ci sarebbero alcuni dispositivi di dimensioni ridotte: smartwatch, earbuds, device per il fitness.