Società

Confermato l’appetito per le materie prime: bene petrolio e oro

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(WSI) – Avvio di ottava positivo per le borse europee, sulla scia dei guadagni delle piazze asiatiche e di Wall Sttret venerdì per le crescenti attese di un intervento della FED. La banca centrale americana potrebbe infatti iniettare ulteriore liquidità nel sistema a sostegno dell’economia ancora fragile.

A supportare l’azionario sono i titoli legati alle materie prime grazie al rally dei prezzi di greggio e metalli.

PIAZZA AFFARI

Apertura positiva per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB in area 20.800 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Autogrill, che venerdì sera a mercati chiusi ha annunciato in una nota di aver raggiunto un accordo con Dnata, società di servizi aeroportuali con sede a Dubai, per la vendita del 100% della controllata inglese Alpha Flight Group, attiva nell’ambito del catering a bordo degli aerei, per un controvalore di GBP100,0 mln. Per effetto dell’operazione, l’indebitamento finanziario netto di Autogrill si riduce di circa EUR162,0.

Occhi puntati anche ai petroliferi dopo che venerdì Société Générale ha alzato il giudizio sui titoli del settore dei servizi petroliferi europei a‘Overweight’. In particolare, la banca ha alzato il target price su Saipem a EUR37,0 da EUR34,0 con giudizio ‘Buy’, inserendolo nella sua premium list.

Da monitorare infine Fiat, che ha reso noto numeri delle vendite di auto e veicoli commerciali di settembre in Russia,risultati in calo del 7% su anno ma comunque in crescita del 20% nei primi mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Azimut (EUR7,22): è scivolata del 2% circa venerdì in scia al downgrade da parte di Banca Akros, che ha tagliato il giudizio sullasocietà a ‘Hold’ da ‘Accumulate’, limando il target price a EUR8,0 da EUR9,5, citando le preoccupazioni per le nuove regole fiscali sulle controllate estere del gruppo.

Cir (EUR1,551): si è messa in luce nell’ultima seduta sulla scia delle indiscrezioni (smentite dall’azienda) sul possibile ingresso di un socio nella controllata Sorgenia.

Fondiaria-Sai (EUR18,36): è balzata del 6,5% venerdì in scia alle speculazioni relative ad un possibile cambio di controllo ed all’upgrade di Exane Bnp Paribas, che ha elevato il giudizio a ‘Neutral’ da ‘Underperform’.

MACROECONOMIA

Si è chiusa ieri la lunga riunione autunnale di FMI e Banca mondiale, in cui ministri e banchieri centrali e i principali protagonisti del mondo finanziario si sono soffermati tra l’altro sulla necessità di disinnescare le tensioni valutarie invocando azioni d’emergenza che rafforzino il ruolo del fondo nel controllare le politiche macroeconomiche che possano mettere a repentaglio la stabilità globale. Necessario quindi rafforzare il ruolo del fondo nel gestire la diseguale crescita globale che determina tensioni sulle valute. Accordo anche su una revisione delle azioni dei paesi ricchi.

Povera l’agenda macroeconomica odierna, che prevede in Italia il dato Istat relativo alla produzione industriale di agosto, per cui la mediana dell eattese proietta una variazione mensile nulla dell’indice destagionalizzato dopo il modesto +0,1% di luglio.

In Francia, la produzione industriale di agosto ha registrato a livello mensile una variazione nulla, sotto le attese del mercato che si aspettava una crescita dello 0,3% dopo il +0,8% diluglio rivisto da +0,9%.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, il dollaro è scivolato sulle attese di azioni accomodanti da parte della FED e sulla mancanza di omogeneità nellestrategie valutarie a livello internazionale. Cresce tuttavia il rischio di un rimbalzo a breve termine. La valuta Usa si è mossa verso i minimi dei 15 anni contro lo yen, toccando il minimo di 81,40 yen, per poi peròrecuperare terreno.

Si continua intanto ad attendere un possibile intervento da parte delle autorità giapponesi per porre un tetto all’apprezzamento dello yen. Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambia a ridosso di 1,40.

Sul fronte delle commodities, il greggio Usa è salito sopra la soglia degli USD83,0 al barile sulla debolezza della valuta Usa, che accresce il prezzo dei beni denominati in dollari e che stimola inoltre l’appetito per le materie prime come investimento alternativo. Recupera terreno l’oro, tornato stamane sopra il livello dei USD1.350 per oncia dopo lo storno della vigilia.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

I titoli di stato della Zona Euro hanno aperto in calo, sulla scia di un deprezzamento dei titoli del Tesoro Usa sulle ultime battute di venerdì scorso, con gli investitori che si sono riposizionati in attesa di un lungo week-end.

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