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Con Glencore e dalla Svizzera l’Ipo più grande del 2011

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Roma – Il gruppo elvetico Glencore International plc, uno dei leader mondiali del settore delle commodities, crede che la quotazione nelle borse di Londra e Honk Kong, attesa per questo mese, potrebbe valutare l’azienda sui $61 miliardi.

Secondo le loro stime, le azioni dovrebbero vendere circa a 480 – 580 pence ($7,9 – $9,55). La media di questi due prezzi porterebbe proprio a un valore di mercato di $61 miliardi. Il prezzo si conoscerà solo attorno al 19 maggio, con i titoli che dovrebbero scambiare a Londra già dal 24 maggio. L’azienda ha annunciato che intende investire i fondi nell’espansione del business e in nuove acquisizioni.

Con i $10 miliardi che l’azienda si aspetta di raccogliere dal mercato, l’IPO per Glencore dovrebbe essere la più grossa da quella di General Motors lo scorso novembre, che aveva raccolto $23,1 miliardi. La casa elvetica crede di poter entrare nell’indice FTSE-100 già dal primo giorno di contrattazioni.

I cosiddetti “cornerstone investors”, dovrebbero comprare circa il 31% delle azioni in offerta, secondo quanto detto da Ivan Glasenberg, amministratore delegato di Glencore, che si è definito compiaciuto da tale interesse degli investitori. Gli investitori cornerstone saranno soggetti a un periodo lock-up di 6 mesi.

La società ha inoltre reso noto che il 10% dell’offerta sarà attuata secondo l’opzione “Greenshoe Option” secondo cui, la banca che segue l’azienda nel processo di quotazione, assume un ruolo fondamentale anche nel passaggio successivo, garantendo la stabilizzazione delle quotazioni del titolo.

L’azienda ha cambiato il suo nome nel 1994, 20 anni dopo la fondazione da parte di Marc Rich con il nome di Marc Rich & Co, dopo che il finanziere americano era stato accusato di crimini federali per aver intrapreso accordi petroliferi con l’Iran verso la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80.