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COMPRARE I TITOLI DELLA DIFESA

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I titoli della difesa hanno registrato un apprezzamento del valore dovuto al dollaro debole e alle preoccupazioni riguardanti la profondita’ e la durata della crisi economica che stiamo attraversando.

In questo clima, gli investitori dovrebbero affidarsi ai titoli della difesa. I principali prodotti di consumo, il settore sanitario e i titoli sensibili alle variazioni dei tassi di interesse sono aree in cui e’ consigliabile investire.

Nel settore dei beni capitali, i comparti aerospaziale e difesa hanno resistito alla crisi e dovrebbero continuare in questa direzione.

I fondamentali del settore militare e difesa hanno iniziato un ciclo positivo. Il processo di spesa iniziato sembra destinato a durare nel tempo.

Titoli come Lockheed Martin Corp (LMT – Nyse) e
EDO Corp. (EDO – Nyse) si sono letteralmente impennati dall’aprile del 2000.

Dopo l’attentato dell’11 settembre, in un momento di forte volume di scambi, queste azioni hanno resistito cedendo solo pochi punti percentuale.

Il fatto che questi titoli abbiano mantenuto intatto il loro valore e’ segnale tecnico di grande solidita’.

Molti prodotti di consumo – ad esempio bavande, tabacco e prodotti per la casa – hanno mostrato una forza relativa. Nel settore sanitario i titoli del settore attrezzature ospedaliere sono generalmente in crescita nel medio e lungo termine. I titoli che sono sensibili ai tassi d’interesse come quelli bancari, specializzati nei prestiti, e quelli energetici hanno registrato una flessione nel medio periodo, pur mantenendo un trend positivo nel lungo termine. Gli investitori potrebbero trarre vantaggio nel comprare in questi settori che si trovano in una situazione di forte ipervenduto.

In questo mercato ribassista, i piu’ deboli settori sono i tecnologici e i titoli delle telecomunicazioni. In questi settori le vendite non hanno ancora finito il loro corso ed e’ possibile un recupero seppur temporaneo da uno stato di forte condizione di ipervenduto.

Percio’ e’ consigliabile vendere allo scoperto in questi momentanei rimbalzi. Inoltre, in vista di un mercato rialzista, e’ improbabile che questi titoli registrino una notevole forza relativa.

In questo momento, assistiamo ad una forte debolezza dei mercati che non hanno riportato nessun rimbalzo al rialzo. Questo elemento suggerisce che i titoli potrebbero avere raggiunto il fondo.

Comunque, gli indicatori non sono cosi’ positivi da suggerire una ripresa del mercato.
Il prossimo anno, ci troveremo di fronte probabilmente ad un mercato con mimori preoccupazioni sugli utili aiutati da ridotti tassi di interesse. Queste condizioni presagiscono un mercato che e’ mosso dalla rotazione settoriale piu’ che da un unico trend economico.

E’ molto improbabile che anche nel prossimo periodo rialzista il mercato raggiunga gli stessi risultati ottenuti nella seconda meta’degli anni 90′.

Per concludere, lo stato di panico creato dagli attacchi terroristici non puo’ essere paragonabile alla reazione seguita ad altri eventi storici. Infatti, sebbene in passato ad una crisi temporanea sia sempre seguita una crescita significativa, questa volta la situazione e’ diversa. Dato il continuo stato di paura che caratterizza il periodo, e’ consigliabile rifugiarsi nei titoli della difesa.