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Etf, le caratteristiche da considerare per scegliere quello giusto

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In Europa sono disponibili circa 2.000 exchange traded products. La caratteristica di questi prodotti sono, generalmente, una gestione passiva e la replica di un determinato indice di riferimento. L’Etf, così, risulta come un sistema economico per agire sul mercato con un certo grado di diversificazione. La popolarità di questi strumenti, anche nell’ultimo anno, ha proseguito la sua decisa ascesa: gli Etf domiciliati nel Vecchio Continente, infatti, hanno raggiunto i 760 miliardi di euro a marzo 2019, una cifra più che raddoppiata rispetto a cinque anni fa.

Come orientare le proprie scelte nel mare degli Etf disponibili? “Questa è una domanda a cui solo ogni singolo investitore può rispondere”, sostiene Jose Garcia-Zarate di Morningstar, il cui ultimo report (A Guided Tour of the European ETF) ha indagato sul panorama europeo per questi prodotti finanziari.

La prima scelta da compiere riguarda l’indice sul quale scommettere, afferma Garcia-Zarate. Fatta questa scelta, resteranno ancora numerose opzioni, molteplici Etf il cui obiettivo è ricalcare il medesimo indice. “In genere troveremo differenze nella metodologia di prezzo, domicilio o di replica”, prosegue l’esperto, “si può preferire un certo metodo di replica – fisico o sintetico – o un particolare domicilio di un fondo”. Altre caratteristiche riguardano la distribuzione dei dividendi, che possono essere, in alternativa, capitalizzati stabilmente nel patrimonio dell’Etf; fino alla possibilità di garantire rendimenti coperti in una particolare valuta.

Se le preferenze sotto questi profili non sono particolarmente definite “il prezzo è generalmente una buona guida: le commissioni erodono i ritorni, e quindi più basso è l’importo a cui dobbiamo rinunciare ogni anno, maggiori sono le possibilità di massimizzare i rendimenti. La selezione dei prodotti implica molte considerazioni, ma la cosa più importante è ottenere l’indice giusto e poi lavorare da lì”.