Economia

Come passare da povero a ricco con un atteggiamento solo

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A cura di Stefano Bagnoli, consulente finanziario

Tempo fa postai un interessante studio fatto all’università di Stanford dallo psicologo Walter Mischel. I protagonisti erano bambini di 4-6 anni, ai quali veniva messo davanti un piatto con sopra un marshmallow. Gli venne detto che, resistendo alla tentazione per 15 minuti, avrebbero ricevuto un secondo marshmallow come premio.

Molto semplice, resisti e raddoppi la posta (2 marshmallow) se cedi alla tentazione ti godi solo un dolcetto. Appena il 30% dei bambini riuscì a resistere raddoppiando il montepremi.

Lo studio fu poi ripreso anni dopo e i risultati furono incredibili. Infatti quel 30% di bambini, ormai adulti, aveva ottenuto più successo nella vita e nel lavoro. È forse un caso?

L’esperimento riguarda il ritardo della gratificazione, ovvero saper rinunciare a qualcosa nell’immediato per avere di più nel futuro, prossimo o remoto che sia.

Come diventare ricco: la disciplina è libertà

Pochi giorni fa ero con un amico che scherzosamente chiamo “tubo dritto”, perché quello che guadagna lo spende, poco gli importa del futuro. Molti direbbero “fa bene lui che si gode la vita, nel futuro siamo tutti morti”. Mi fa sorridere quali concetti ci siano sul risparmio e l’investimento, molti credono che sia un sacrificio a fondo perduto, lo vedo proprio.

Quando gli parli di accantonare 200€ al mese pensano già a cosa devono rinunciare, ma lo fanno con malinconia perché quei 200€, per loro, sono serate, shopping e mangiate. Per loro rinunciare a quei soldi è più doloroso che il pensiero di averne di più domani.

Sono i classici che preferiscono l’uovo oggi. Non riescono a uscire dal vortice della gratificazione istantanea e del tutto subito.
Ora vi dico qualcosa di sincero e “spezza gambe”. In questo modo non riuscirete MAI a creare un patrimonio importante.

Non si tratta di guadagnare di più o di meno, se non si cambia il pensiero che fa da base al nostro percorso finanziario.
Se poi si guarda la situazione Italia e la situazione INPS, questi soggetti devono pregare, ma pregare forte per la loro pensione, sanità e futuro.

Il sistema sta svoltando, anzi ha già svoltato, significa che la pensione ce la dobbiamo fare noi, oppure accontentarci di €300 a 75 anni.

Mi dispiace per queste persone, ma stanno scegliendo la gratificazione immediata, proprio come la cicala, che d’inverno andrà a bussare alla porta della formica per chiedere un po’ di cibo perché non ha fatto provviste.

Qual è il costo della gratificazione immediata? Vi porto nel concreto, il mondo dei numeri è sempre quello più chiarificatore.

Qual è la differenza tra investire 300€ al mese su un piano di accumulo o lasciarli nel conto corrente?

Piccola premessa: riuscire a risparmiare lasciando i soldi liquidi sul conto è un miracolo per pochi. Chi li ha disponibili li spende, quindi già riuscire a risparmiare con il solo utilizzo del conto sarebbe un miracolo.

Iniziando a investire nel 2003 sull’indice Americano S&P 500, 300€ al mese, a inizio 2018 avreste avuto ben 107.550€ di cui 54.600€ di capitale e 52.950€ di interessi del mercato. Ci si può sbizzarrire a fare calcoli e ipotesi con questo calcolatore dedicato.

Un raddoppio di capitale

Dopo 15 anni avreste avuto il vostro secondo marshmallow, fatto di soldi e non di zucchero. Mentre lasciandoli sul conto avreste avuto solo i54.600€ che sarebbero rimasti a prendere la polvere e a subire l’erosione dell’inflazione.

Il costo della gratificazione immediata sono gli interessi di mercato che non prendiamo se non investiamo. I soggetti che preferiscono il marshmallow, quindi la gratificazione immediata, sono quelli che comprano di pancia e poi giustificano l’acquisto a livello razionale con scuse inutili del tipo:

  • Si vive una volta sola.
  • La vita va goduta.
  • Pochi, maledetti ma subito.
  • Non voglio diventare il più ricco del cimitero.

Kahneman direbbe che acquistano con un pensiero veloce e poi razionalizzano con un pensiero lento.

Al contrario, come dicono gli Americani “discipline is freedom” ovvero la disciplina è libertà. Proprio perché abbiamo intenzione di vivere la vita al massimo risparmiamo e investiamo.

Perché se è necessario ci si può permettere il medico specialista migliore e non accontentarsi di un macellaio della mutua che ti riceve dopo 10 mesi.

Perché se i figli sono talentuosi li sì può far studiare dove meritano e non dirgli: “mi dispiace non posso mandarti a studiare all’estero”.

Perché un domani potrò avere accumulato un capitale tale che mi permetta di lavorare per piacere, oppure di sapere che, anche se mi licenziano, posso passare tranquillamente diversi anni senza lavorare.

Investire è soprattutto disciplina.