Economia

Coldiretti, l’economia circolare in Italia vale 88 miliardi

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L’economia circolare muove in Italia 88 miliardi di euro: è questa la stima presentata da Coldiretti, su dati Ambiente Italia, in occasione del “Salone dell’Economia Circolare”, in corso venerdì e sabato a Cernobbio (Como).

Coldiretti ha presentato le sue proposte soprattutto sul fronte energetico. “Gli incentivi al biometano dovrebbero prevedere bonus oppure dei meccanismi in grado di premiare l’origine agro-zootecnica della materia prima e tener conto delle differenze in termini di costi di gestione rispetto all’impiego di rifiuti”, ha chiesto Coldiretti, “sfruttando gli scarti nei campi e negli allevamenti i mini impianti per il biometano possono arrivare a coprire fino al 12% del consumo di gas in Italia” ha aggiunto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.
Per Coldiretti “dovrebbe essere opportunamente oggetto di sostegno anche l’applicazione delle tecnologie in grado di facilitare il trasporto del biocarburante dal luogo di produzione al luogo di distribuzione (liquefazione), da parte delle imprese agro-zootecniche che operano distanti dalla rete o dagli impianti di distribuzione”.

Coldiretti ha fornito numerosi esempi di che cosa significhi l’economia circolare in Italia, anche nel quotidiano. Nel Lazio, ha raccontato l’associazione, Claudio ed Emanuela realizzano una squisita birra con lo scarto del pane che dona alla bevanda tutto il suo sapore e i suoi sentori. “Ogni volta è una sorpresa perché dipende prevalentemente dal tipo di pane che l’azienda è riuscita a raccogliere dai residui di vendita”. Altro esempio emblematico è quello di Rosa e Paola, due sorelle che trasformano la lana da rifiuto speciale in bambole e bomboniere contadine, completamente realizzate a mano e colorata con i pigmenti estratti dalle piante tintoree del loro territorio.

Nelle Marche, invece, olive, vinacce, peperoni e carciofi diventano, da scarti, splendidi colori anti-allergici ricavati dall’impreditore pesarese Massimo Baldini: “un perfetto esempio di economia circolare che, partendo dai rifiuti vegetali, garantisce la produzione di tinture per dare colorazioni originali e perfettamente ecosostenibili a foulard, stole, maglioni e persino a scarpe”.
E c’è anche chi, utilizzando dalle pale di fico d’india che caratterizzano il panorama pugliese, ricava una linea di mobili e complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che altrimenti sarebbe destinato allo smaltimento.

Nel corso dell’incontro dell’associazione degli agricoltori sono stati presentati anche i risultati di un’indagine Ixé, ‘La svolta green degli italiani’, che hanno potuto confermare la forte sensibilità degli italiani nei confronti delle tematiche ambientali. Se da un lato, il sostegno alla giovane attivista Greta Thumberg si ferma al 51%, la consapevolezza che ciascuno possa fare molto per la protezione dell’ambiente sale al 90%.
Il 59% degli intervistati ritiene che per la situazione ambientale siano necessari interventi radicali, mentre 44% afferma di impegnarsi direttamente riducendo gli acquisti con imballaggi eccessivi: “In casa oltre la metà dello spazio per la spazzatura è occupato da scatole, bottiglie, confezioni alimentari”, ha affermato Coldiretti, “e spesso gli imballaggi costano di più del prodotto, sia come componente sia perché aumentano il peso da trasportare”. Secondo gli italiani la transizione energetica in senso sostenibile dovrebbe privilegiare il solare (71% si dicono a favore), seguita dall’energia idroelettrica (32%) e biomasse (10%). Per favorire questo passaggio, il 61% degli intervistati si dice favorevole a sovvenzioni statali (61%).