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Coinbase, rating declassato dopo gli utili deboli

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Il principale exchange di criptovalute americano Coinbase ha visto il suo rating a lungo termine declassato da BB+ a BB dall’agenzia di rating S&P dopo il suo ultimo rapporto trimestrale sugli utili.

L’agenzia ha confermato il downgrade in una nota dell’11 agosto, indicando la performance più debole di Coinbase nel secondo trimestre del 2022 come un fattore trainante. È stato anche evidenziato un aumento del rischio competitivo nel settore degli exchange di criptovalute, con Coinbase che quest’anno ha perso quote di mercato a favore dei concorrenti.

“Le prospettive negative riflettono le incertezze sulla durata della recessione del mercato delle criptovalute e sulla capacità dell’azienda di operare in modo efficiente gestendo le spese operative in modo prudente”.

Il downgrade riflette anche il potenziale di “ulteriore deterioramento della quota di mercato” determinato dal panorama competitivo e dal rischio normativo. L’agenzia di rating ha notato che il volume totale degli scambi su Coinbase è diminuito del 30% trimestre su trimestre, mentre il volume totale degli scambi spot di criptovaluta in tutte le sedi è diminuito solo del 3%, portando a una quota di mercato inferiore.

La nota ha ammesso che il trading spot è diventato più concentrato tra i market maker e le società di trading ad alta frequenza, di cui Coinbase ha una quota di mercato molto più piccola.

Anche il mercato ribassista delle criptovalute in corso ha lasciato il segno,  S&P ha messo in evidenza gli asset totali su Coinbase in calo del 63% a 96 miliardi di dollari dal primo trimestre, a causa dell’indebolimento dei valori delle criptovalute e dei deflussi netti dai clienti istituzionali.

La mossa di Binance di eliminare le sue commissioni di trading di Bitcoin in tutto il mondo ha anche portato l’agenzia di rating a credere che Coinbase potrebbe essere costretta a rivedere le proprie strutture di commissioni, che rimangono una delle principali fonti di entrate per l’azienda:

“Riteniamo che commissioni di trading più elevate su Coinbase rispetto ai peer, combinate con azioni di prezzo così aggressive da parte della concorrenza, potrebbero aumentare il rischio di compressione delle commissioni nel suo canale di vendita al dettaglio (che ha generato circa l’80% dei ricavi totali dell’azienda nella prima metà del 2022) .”

Anche le pressioni normative sono una preoccupazione, con Coinbase sotto il controllo delle indagini in corso sui suoi programmi di staking e sulla classificazione di vari token quotati. Un ex dipendente di Coinbase è stato anche accusato di frode sui titoli dalla SEC statunitense nel luglio 2022, mettendo ulteriormente l’exchange sotto il microscopio.

Nonostante il downgrade, S&P prevede che Coinbase mantenga un “rischio complessivo basso” nonostante i fattori macro che hanno esacerbato la recente flessione del mercato delle criptovalute.