Economia

Cloud e intelligenza artificiale guidano l’innovazione per banche e assicurazioni

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L’emergenza sanitaria legata all’epidemia di coronavirus sta favorendo grandi cambiamenti all’interno delle aziende, soprattutto in ambito tecnologico. Il Covid ha influenzato molto il modo di lavorare costringendo numerose aziende a ripensare alle loro future esigenze in termini di infrastrutture che dovranno essere in grado di gestire meglio le esigenze di business e la forza lavoro.
Tra le strategie più utilizzate, e che forse meglio supportano queste nuove necessità, ci sono quelle relative alle infrastrutture cloud, ovvero a quell’insieme di servizi e tecnologie che permettono di accedere on demand a risorse hardware e software utilizzando la connessione internet. Grazie al cloud sarà possibile disporre di infrastrutture tecnologiche più flessibili rispetto al passato in grado di adeguarsi più velocemente ai cambiamenti.

Secondo Luca Giuratrabocchetta, Cloud for FSI Leader Deloitte Consulting Italia, “l’accelerazione dell’utilizzo di tecnologie digitali, nei mondi B2B e B2C e all’interno delle aziende, ha tolto ogni dubbio sui vantaggi dell’adozione del Cloud. Una scelta strategica, non tattica, che cambia i paradigmi del business, del workplace, dell’ingaggio dei clienti e dello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Tutte le aziende oggi stanno sperimentando e il percorso verso il Cloud (o Hybrid, o Multi) è inarrestabile, ma va governato, capito e sfruttato con un obiettivo di business, per portare i benefici che promette”.

Una tendenza confermata anche da un sondaggio condotto da Logic Monitor dal quale è emerso che l’87% dei responsabili IT globali ritiene che grazie alla pandemia le aziende aumenteranno la migrazione verso sistemi informatici in cloud, anticipando un possibile calo dei carichi di lavoro nelle tradizionali sedi fisiche a seguito della sempre maggiore diffusione dello smart working. Basti pensare che a livello mondiale nel secondo trimestre del 2020 le aziende hanno investito 34,6 miliardi di dollari per servizi in cloud, con un aumento di circa l’11% rispetto al trimestre precedente.
Una forte accelerazione sintetizzata dalle parole di Satya Nadella, Ceo di Microsoft: “abbiamo assistito in due mesi a due anni di trasformazione digitale”.

Cloud e intelligenza artificiale

Dopo anni di diffidenza, il mondo FSI sta investendo fortemente sul Cloud, evolvendo la propria architettura verso sistemi ibridi e multicloud che utilizzano più servizi cloud contemporaneamente (pubblici o privati) offerti da più fornitori, con l’obiettivo di ottenere una maggiore flessibilità aziendale e “attivare” tecnologie all’avanguardia.

Tra queste, l’intelligenza artificiale è sicuramente quella che mostra il maggiore potenziale, soprattutto quando si tratta di sicurezza e valore dei dati. L’utilizzo dell’IA dovrebbe favorire il passaggio dal cosiddetto monitoraggio reattivo al monitoraggio predittivo. In particolare, sarà possibile analizzare i dati provenienti da tutti i dispositivi in Rete per scoprire quando qualcosa non funziona con tempi inferiori rispetto a quanto avviene ora.

L’uso dell’intelligenza artificiale consentirà, inoltre, di creare livelli di automazione che da soli sono in grado di reagire di fronte a errori ed eventi non previsti per avviare processi correttivi. Nell’ambito finanziario, ad esempio, individuare automaticamente anomalie per rendere più rapida e accurata l’individuazione e la prevenzione dei tentativi di frode.

Il cloud nel settore finanziario

Tra i settori che più di altri sono alle prese con la digital trasformation delle proprie attività c’è quello finanziario. Una necessità dettata soprattutto dalle sfide dei prossimi anni legate alla tenuta dei margini reddituali e alla maggiore concorrenza che arriva dagli operatori del mondo FinTech.
Il percorso è molto articolato e complesso visto che secondo la ricerca “Forging new Pathway” del World Economic Forum il 43% delle banche americane utilizza ancora il Cobol, un linguaggio di programmazione sviluppato nel lontano 1959.

Secondo Paolo Gianturco, Senior Partner, Business Operations & FinTech Leader di Deloitte Consulting Italia: “è prematuro valutare in che modo l’attuale pandemia influenzerà l’uso del cloud da parte delle società finanziarie, tuttavia ci troviamo di fronte a una componente critica delle strategie di ripresa per banche e assicurazioni. Le capacità del Cloud, infatti, sono fondamentali per creare un ecosistema aperto e guidare la rivoluzione portata dall’AI, due delle innovazioni già presenti sul mercato e che saranno ancora più centrali al termine dell’emergenza sanitaria.”