Economia

Climate change: fondo danese dice addio a dieci big oil

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La lotta ai cambiamenti climatici si fa più intensa e viene portata avanti anche da big come Mp Pension, fondo pensionistico danese con 20 miliardi di dollari in gestione che tenta di dismettere dal suo portafoglio le principali fonti di emissioni di carbonio. Il fondo, come riporta Reuters, comunica la vendita delle sue partecipazioni in 10 delle più grandi compagnie petrolifere del mondo.

MP Pension ha così deciso di disfarsi delle azioni di dieci major petrolifere, come ExxonMobil, BP, Chevron, PetroChina, Rosneft, Royal Dutch Shell, Sinopec, Total, Petrobras ed Equinor.

“La cessione avviene perché MP valuta che i modelli di business a lungo termine delle società sono incompatibili con gli obiettivi climatici fissati nell’accordo di Parigi”.

Così recita un comunicato del fondo danese riferendosi all’accordo preso a Parigi nel 2015 da circa 200 nazioni per limitare l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto all’epoca preindustriale ma le politiche attuali mettono il mondo sulla buona strada per un aumento di almeno 3 gradi Celsius entro la fine del secolo.

La cessione annunciata da MP Pension ammonta a un totale di 644 milioni di corone danesi (96,24 milioni di dollari), ovvero circa due terzi delle partecipazioni azionarie in petrolio della MP Pension. Il fondo ha dichiarato però che la sua decisione non si basa solo sul desiderio di contribuire alla transizione ecologica, ma anche sulla convinzione che tali aziende non siano più in grado di offrire un rendimento a livello del mercato più ampio nei prossimi anni.

“La domanda di petrolio diminuirà man mano che la transizione verde prenderà velocità”, ha detto Anders Schelde, capo degli investimenti della MP Pension. Secondo il fondo pensione infatti, quattro delle aziende nel mirino – BP, Royal Dutch Shell, Total ed Equinor – hanno mostrato segni di progresso, mentre gli altri sei hanno fatto pochi progressi nel passaggio ad un’energia più verde.