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CITI, CRESCE L’ALLARME PER PERDITE SUL CREDITO

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Secondo gli analisti di Goldman Sachs le perdite creditizie di Citigroup stanno crescendo ad un “ritmo sostenuto”, compromettendo gli sforzi compiuti dall’amministratore delegato Vikram Pandit nel tentativo di stabilizzare la travagliata banca statunitense.

Se da un lato Citigroup ha riportato un utile netto di 1,6 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, l’istituto newyorchese ha sofferto al contempo una perdita “significativa” di 38 centesimi per azione, osserva in una nota pubblicata ieri Richard Ramsden, analista di Goldman Sachs.

Grazie al risultato netto positivo, Citigroup, che ha ricevuto 45 miliardi di dollari in aiuti governativi, ha interrotto una serie negativa che durava da cinque trimestri, grazie in particolare ai guadagni nelle attivita’ di trading e ai giovamenti tratti dal cambiamento di alcune norme di contabilita’ per le societa’ in crisi. La banca, che ha tagliato i costi di compensasizone e annunciato una diminuzione delle svalutazioni, ha tuttavia registrato tassi ancora molto alti di inadempienze sui prestiti nel settore immobiliare e delle carte di credito.

La banca d’affari ha confermato il rating di Sell sul titolo.
Le azioni scambiano in calo di oltre il 10% alla Borsa di New York. Dall’inizio dell’anno alla seduta di venerdi’ i titoli hanno bruciato circa il 46% del loro valore.