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CISCO: OGGI LA PROVA DEL NOVE

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Gli occhi degli investitori nella seduta di oggi saranno puntati tutti su due importanti appuntamenti: la riunione della Fed e i risultati trimestrali che, dopo la chiusura dei mercati, saranno pubblicati da un grande colosso: la societa’ di infrastrutture Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq).

Gli analisti prevedono che il gigante mettera’ in luce un balzo del fatturato e degli utili, per la prima volta in piu’ di un anno. E il bilancio, nel caso in cui si rivelasse positivo, potrebbe forse frenare lo scivolone che il titolo ha messo a segno nelle ultime sedute.

Cisco ha infatti testato, proprio nella seduta di lunedi’, il minimo degli ultimi sette mesi, arrivando a chiudere le contrattazioni al valore di $12,89. Non solo. Il titolo ha ceduto il 29% del suo valore dall’inizio dell’anno.

Secondo le stime di Thomson Financial/First Call, il gigante dovrebbe registrare utili, al netto degli oneri, di 9 centesimi per azione. Il fatturato dovrebbe invece aggirarsi attorno a $4,87 miliardi. Durante lo stesso trimestre del 2001, Cisco registro’ un utile, escludendo gli oneri, di 3 centesimi per azione su un fatturato di $4,72 miliardi.

Tuttavia non saranno soltanto gli utili ad aver un impatto sul mercato. Molto importanti, secondo quanto rivela Bill Lesieur, direttore di Technology Business Research, saranno le dichiarazioni di John Chambers, amministratore delegato della societa’, sulle condizioni in cui versa il mercato delle tlc.

I commenti saranno attentamente monitorati dagli investitori, dopo le recenti dichiarazioni di societa’ del calibro di Worldcom (WCOM – Nasdaq), Lucent (LU – Nyse) e Ericsson (ERICY – Nasdaq), che hanno posticipato la ripresa del settore telecom nel 2003, alimentando l’ondata di vendite sul settore nelle ultime sedute.

Chambers, pur mantenendo la cautela, dichiaro’ agli inizi di febbraio che Cisco aveva conquistato considerevoli fette di mercato all’interno del copmparto e che il trend sarebbe continuato anche nel trimestre in corso.

Gli analisti optano tuttavia per la prudenza, considerata la debolezza del settore in cui opera il colosso. Secondo Edward Jackson, di USBancorp Piper Jaffray, Cisco non deludera’ le stime, ma “la visibilita’ potrebbe subire un deterioramento”.

Piu’ ottimista Martin Pykkonen di C.E. Unterberg, Towbin. L’analista si attende una crescita del 6% delle vendite. “Il nostro ottimismo non deve essere interpretato come una fiducia incondizionata nel recupero della domanda all’interno del comparto di networking. Piu’ che altro e’ una fiducia nei fondamentali di Cisco e nella forza del suo fatturato”.