Economia

Cina-Usa, prove di distensione commerciale. Xi incontra imprenditori Usa

Il presidente cinese Xi Jinping prova a buttarsi dietro le spalle le tensioni commerciali con gli Usa, pur di ridare slancio agli investimenti stranieri nel Paese, diminuiti dell’8% nel 2023 a circa 157 miliardi di dollari, il primo calo in 10 anni. È nell’ottica della distensione dei rapporti, che va inquadrato l’incontro di oggi con la comunità imprenditoriale Usa. Una mossa necessaria e urgente allo stesso tempo per ridare slancio ad un’economia che segna il passo, anche per la crisi del mercato immobiliare.

Cina-Usa, rapporti più distesi ma non troppo

Nell’ottica di ricucire le razioni tra le due maggiori economie mondiali, oggi a Pechino si è tenuto un meeting con alcuni dirigenti statunitensi, tra cui Evan Greenberg di Chubb e Cristiano Amon di Qualcomm. L’incontro va inquadrato anche in un clima di crescente preoccupazione da parte dei partner commerciali della Cina, che temono i pesanti investimenti operati da Pechino nel settore manifatturiero per superare un profondo rallentamento del settore immobiliare. Investimenti che potrebbero causare un eccesso di offerta e rafforzare il dumping sui mercati internazionali.

Il meeting, che ha avuto inizio intorno alle 11 locali (le 4 in Italia) è il seguito della cena di San Francisco dello scorso novembre dalla comunità business Usa dove partecipanti pagarono fino a 40.000 dollari per un posto al tavolo di Xi.

Sul tavolo, la parte americana, oltre all’auspicio di una stabilizzazione dei legami commerciali dopo un lungo periodo di tensioni tra i due Paesi, ha portato le questioni riguardanti le normative sul trasferimento dei dati, le restanti barriere di accesso al mercato, gli appalti pubblici e i sussidi.

Va detto che, le relazioni tra Stati Uniti e Cina si sono in parte stabilizzate da quando Xi e il presidente americano Joe Biden hanno avuto colloqui bilaterali a margine del forum Apec. Tuttavia le tensioni non si sono del tutto sciolte. Mentre Washington ha di recente annunciato l’intenzione di voler indagare sui rischi per la sicurezza nazionale derivanti dai veicoli elettrici cinesi, Pechino ha bloccato l’uso dell’iPhone di Apple e dei veicoli Tesla negli uffici governativi. Martedì scorso, inoltre, Pechino ha presentato un ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio contro le sovvenzioni statunitensi per i veicoli elettrici.

Profitti imprese cinesi rialzano la testa

Nel frattempo, buone notizie sono arrivate sul fronte dei profitti delle grandi imprese industriali hanno segnato in Cina un rialzo annuo del 10,2%, a 914,06 miliardi di yuan (quasi 130 miliardi di dollari) nei primi due mesi del 2024, rafforzando un trend di ripresa dopo la contrazione del 2,3% registrata nell’intero 2023 grazie alle misure di sostegno all’economia volute da Pechino.

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, le aziende pubblica hanno segnato nel periodo un rialzo dello 0,5% (da -3,4% del 2023), mentre quelle private uno balzo del 12,7% (da +2%).
I settori dei computer, delle tlc e di altri equipaggiamenti elettronici hanno avuto un rimbalzo dei profitti del 210,9%.
Invece, i comparti minerari del carbone hanno avuto una frenata del 36,8%, la stessa accusata dai settori industriali non minerari.

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