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CICLO ECONOMICO: CI ASPETTA UNA NUOVA NORMALITA’

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi sulla scia dei deludenti dati macro Usa che hanno aumentato l’avversione al rischio tra gli operatori. Lo spread 2-10 anni si attesta in prossimità dei 192pb. Quello tra Btp e Bund sul tratto decennale si colloca intorno ai 92pb.

Nel week end i ministri delle finanze ed i banchieri centrali del G7 si sono impegnati a mantenere le misure di stimolo poiché il recupero rimane incerto ed è troppo presto per dichiarare una vittoria sulla recessione. Inoltre le condizioni del mercato del lavoro rimangono fragili. In ambito di mercati valutari è stato ripetuto che l’eccessiva volatilità nel mercato dei cambi è indesiderata, a causa degli effetti avversi che può avere sull’economia e sui mercati finanziari.

Noyer, membro della Bce, ha ribadito che non è ancora il momento di ritirare le misure monetarie non convenzionali. Ha aggiunto che il potenziale per la crescita economica mondiale si è ridotto a causa della crisi, anche se col tempo recupererà. Il governatore di Bankitalia, Draghi, ha dichiarato che sono presenti segnali positivi ma la ripresa è lenta ed incerta. Il sistema finanziario globale è più solido rispetto a 5-6 mesi fa, ma è ancora presente una forte necessità di capitali. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

Sul fronte politico, segnaliamo la schiacciante vittoria del socialista Pasok nelle ultime elezioni in Grecia. Inoltre in Irlanda il 67% dei votanti si è dichiarato favorevole al trattato di Lisbona. Oggi sul tratto decennale governativo il supporto si colloca al 3,09%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla parte a lungo termine, malgrado le indicazioni del mercato del lavoro di settembre segnalanti una perdita di posti di lavoro superiore alle attese con il tasso di disoccupazione posizionatosi al 9,8%, livello massimo dal 1983. All’interno degli stessi dati inoltre si riscontra un nuovo record in termini di durata media della disoccupazione (26,2 settimane). Inoltre anche gli ordinativi industriali di agosto hanno segnato un drastico calo mensile (-0,8%). I listini azionari hanno reagito con un calo lieve rispetto all’entità dei dati prima citati.

Nel corso del fine settimana sono arrivate poi le dichiarazioni dell’economista Roubini secondo cui i mercati azionari e quelli delle materie prime sarebbero saliti troppo e con eccessiva velocità. Allo stesso tempo Bill Gross, a capo di Pimco, ha ribadito l’ipotesi di un nuovo ciclo macroeconomico da lui denominato “new normal”, con bassi tassi di crescita non superiori al 2% e performance del mercato azionario non superiori al 5% annuo. Altri analisti si oppongono a tale view, sostenendo che se si considera il rapporto prezzo/utili utilizzando gli utili attesi al 2011, si passa da circa 20 (utili storici) a circa 11.

La settimana che inizia oggi vedrà l’inizio della pubblicazione dei dati trimestrali di importanti società Usa, a partire da Alcoa il prossimo mercoledì. Saranno inoltre emessi Treasury per 78Mld$. Nel breve resistenza sul decennale a quota 3,25%.

Valute: Dollaro in deprezzamento malgrado il tenore non positivo dei dati macro Usa prima citati. Le indicazioni macro sono state verosimilmente lette dagli operatori come una maggiore certezza del fatto che la Fed manterrà i tassi bassi per un lungo periodo di tempo, rendendo pertanto ancora profittevoli i carry trade in Dollari. Inoltre il comunicato successivo al G-7 del fine settimana, non ha espresso esplicitamente preoccupazioni sul recente deprezzamento del biglietto verde. Segnaliamo inoltre che gli operatori speculativi hanno ancora aumentato le posizioni che puntano ad un apprezzamento dell’Euro vs. Usd, portandole ai massimi da marzo 2008.

Nel breve le oscillazioni del cross potrebbero essere ricomprese nel range 1,4525-1,4750. Prima resistenza a quota 1,4675. Deprezzamento dello Yen durante la notte nonostante la debolezza dei listini azionari asiatici. Il motivo è da ricercare nelle parole di Fujii, nuovo ministro delle finanze, che in modo esplicito ha minacciato di intervenire nel caso di eccessiva volatilità in un’unica direzione. Verso Euro il supporto si colloca a 129, la resistenza più vicina a 132, seguita da 134.

Materie Prime: giornata negativa per le materie prime all’interno dell’indice GSCI ad eccezione del gas naturale (+5,6%), del caffè (+2,4%) e dell’oro (+0,4%). Il gas è stato favorito dall’attesa di temperature più rigide negli Usa e, di conseguenza, maggiore richiesta di gas naturale per riscaldamento. Il greggio Wti ha perso l’1,2% sulla scia dei ribassi delle borse. Male i metalli industriali guidati da piombo (-3,5%) ed alluminio (-3%). Tra gli agricoli i cali più marcati sono stati quelli dello zucchero (-3,8%), della soia (-3,6%) e del cacao (-2,9%).

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