Economia

Ci siamo: ABN Amro impone tassi negativi sui depositi

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Una delle maggiori banche europee, l’olandese ABN Amro, ha iniziato a imporre tassi negativi nei conti corrente. ABN Amro ha infatti mandato un avvertimento ai suoi clienti aziendali, dicendo che presto un tasso di interesse negativo verrà imposto ai loro conti correnti.

La banca è al lavoro per modificare le condizioni e i termini contrattuali, con l’obiettivo di includere una clausola speciale nei conti deposito: il diritto di ridurre i tassi di interesse sotto lo zero, dal momento che la banca vuole “proteggersi contro le circostanze di mercato in continuo cambiamento”.

ABN Amro è ancora una banca gestita dal governo e di proprietà pubblica. Il Ceo della banca Gerrit Zalm non viene dal settore finanziario come tipo di esperienza, bensì è stato il ministro delle Finanze olandese per ben più di 12 anni.

 

Già fa specie vedere come sia stata la banca guidata da un burocrate e non da un banchiere la prima in Europa a iniziare a voler imporre una “tassa” sui clienti che vogliono parcheggiare i loro soldi presso le sue filiali. Ma è ancora più interessante sapere che è una banca statale a farlo.

L’istituto, che non è riuscita a rispettare l’impegno di fornire lingotti in oro ai suoi clienti come risultato di un investimento da loro attuato, è stato prima salvata da un consorzio di banche (Fortis, RBS, Santander per una somma record di 70 miliardi) poi è stata nazionalizzata durante la crisi finanziaria e un fondo di investimento del governo detiene tuttora il 77% delle azioni della banca.

Ne consegue che anche lo Stato trarrà beneficio dal cambio strategico volto a ottenere più soldi possibili dalle tasche dei suoi clienti. Ricapitolando, abbiamo una banca controllata dal governo che voleva rimpatriare il suo oro e che anziché dare il metallo ai suoi clienti come promesso, per saldare i debiti li ha pagati in cash. La stessa banca olandese ora propone di ridurre i tassi di interesse sotto zero, un’iniziativa vantaggiosa anche per il suo azionista numero uno: il governo. Sono tutte coincidenze?