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CHRYSLER: FESTIVAL DELLE OCCASIONI, VETTURE E CAMION IN SVENDITA

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Nelle 789 concessionarie auto di Chrysler sparse per gli Stati Uniti che chiuderanno presto i battenti, ci sono 44 mila affari potenziali da non perdere, tra vetture e camion in svendita.

Con una societa’ in fase fallimentare che non ha piu’ bisogno dei loro servizi, le concessionarie hanno ormai solo una manciata di settimane di tempo per poter vendere i veicoli Chrysler, Dodges e Jeeps. Se non ci riusciranno rischiano di perdere migliaia di dollari.

Una situazione di questo tipo offre un’occasione da non perdere per coloro che sono alla ricerca di una vettura a basso costo. “Significa avere un potere di negoziazione notevole”, ha dichiarato Dave Champion, direttore della sezione che conduce test automobilistici per la rivista Consumer Reports. Le concessionarie “stanno cercando in tutti i modi di rinnovare il loro inventario”.

Giovedi’ scorso dinanzi ad un tribunale fallimentare Chrysler ha chiesto la rottura degli accordi di esclusiva stretti con le concessionarie, in modo tale da poter procedere al completamento del piano di risanamento, che prevede che la societa’ rimanga con una rete di circa 2.400 saloni dell’auto. Piu’ ridotta quindi, ma piu’ efficiente.

Anche General Motors, l’altro colosso automobilistico Usa in crisi, ha intrapreso misure simili: la settimana scorsa ha annunciato infatti il taglio di 1.100 concessionarie che dispongono di 65 mila vetture tra Chevrolets, Buicks, GMC, Pontiac e Cadillac.

Tuttavia per GM la situazione non e’ cosi’ critica. La casa di Detroit non ha fatto ricorso ad una procedura fallimentare, o almeno non ancora, pertanto le concessionarie hanno piu’ opzioni a loro disposizione. Possono per esempio opporsi alla decisione dell’azienda e avranno piu’ tempo per vendere i veicoli. Inoltre gli accordi di esclusiva stretti con la societa’ prevedono che GM ricompri le auto e i camion che rispondono ad alcuni requisiti particolari per quanto riguarda anno di produzione e miglia percorse.

Entrambe le aziende sostengono di avere a disposizione un numero troppo elevato di concessionarie, se confrontato invece con il totale di vetture vendute. Per anni hanno tentato di liberarsi dei saloni automobilistici meno redditizi, con l’obiettivo di espandere quelli piu’ efficienti.

I tagli dovrebbero garantire alle concessionarie che rimarranno operative di registrare utili in crescita. L’obiettivo e’ utilizzare il denaro in piu’ a disposizione per investire nel rafforzamento del personale, dele strutture e delle operazioni di marketing, in modo da riuscire a competere con le rivali giapponesi.