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CHIP: IL CICLONE SI CHIAMA TAIWAN SEMICONDUCTOR

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Il ciclone Taiwan Semiconductor, dopo aver affossato il Nasdaq alla vigilia, si sta facendo sentire anche sui mercati europei. L’Eurostoxx tecnologico è infatti in ribasso segnando l’avvio negativo dei mercati high-tech del Vecchio Continente.

A deprimere il comparto sono state i dati semestrali negativi del maggior produttore mondiale di componenti per semiconduttori, ma soprattutto la visione negativa per il secondo semestre dell’anno.

Per venire incontro alla debole domanda di chip per grafica, giochi e computer, Taiwan Semiconductor ha detto che taglierà gli investimenti per impianti e infrastrutture ques’anno a meno di $2 miliardi, rispetto ai $1,5 miliardi previsti. Insieme a Intel e a Stmicroelectronics, l’azienda asiatica è considerata un valido e sensibile indicatore del trend di settore.

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