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CHE FARE SE TELECOM E’ CARTA STRACCIA

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) –
Affonda Telecom. Dopo il 9,12% lasciato nell’investor day di venerdì scorso, la peggiore seduta degli ultimi anni, la settimana si è aperta con un -2.63% a 1,403 euro. L’ondata di vendite seguita all’annuncio del taglio del dividendo, che dai 14 centesimi dello scorso esercizio è stato proposto dal Cda nella misura di 0,08 euro per azione a causa della riduzione degli utili del 18,8%, ha fatto tornare il titolo telefonico a livelli che non si vedevano dal lontano 1998.

Nei giorni peggiori della recente storia dell’azienda telefonica nazionale si potrebbe tentare di afferrare al volo una nuova proposta appena emessa dall’emittente francese BNP-Paribas. Si tratta di un Twin Win , struttura ormai nota per la caratteristica bidirezionalità del rendimento, che il 29 febbraio scorso ha rilevato il prezzo di riferimento iniziale in 1,661 euro.

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Nel dettaglio il certificato della durata di 3 anni e sei mesi garantirà il riconoscimento delle performance realizzate da Telecom Italia, prese in valore assoluto (ossia private del segno) , se il titolo non scenderà da qui alla data di scadenza al di sotto dell’euro di quotazione e più precisamente se non andrà mai a toccare i 0,9966 euro per azione ( corrispondenti alla barriera fissata al 60% del livello iniziale). Ma, con l’ultimo affondo di Telecom Italia si è assottigliata la distanza della barriera, originariamente fissata al 40% dallo strike, e data l’alta volatilità non può lasciar tranquilli un risk buffer del 30%.

In caso di evento barriera si parteciperà linearmente all’andamento del titolo con l’eccezione negativa rappresentata dai dividendi ( peraltro ridotti di 0,08 euro per azione). Se invece, venisse ristabilito un livello di volatilità molto più contenuto di quello attuale, la barriera posta al di sotto della soglia di 1 euro per azione potrebbe garantire un buon margine di tranquillità.
In ogni caso, fatta salva la barriera, il -20% e il +20% realizzati da titolo produrranno un rimborso a scadenza di 120 euro contro i 100 euro iniziali. La quotazione prevista sul SeDex garantirà la più ampia negoziabilità del certificato. Inoltre la prospettata riduzione dei dividendi non influirà negativamente sulla struttura del certificato.

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