Società

CHE AFFARE LE IPO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

_______________________________________

(WSI) –
Già il 2004 aveva rappresentato un punto di svolta importante per il mercato delle IPO (initial public offering). In quell’anno infatti, per la prima volta dal 2000, sono aumentati, sul mercato mondiale, e il numero delle IPO e il capitale raccolto. Nel 2004 a sbarcare a Piazza Affari furono 7 aziende (8 considerando anche Cell Therapeutics, che sfruttò l’integrazione con Novuspharma). Nel 2005 questo risultato è stato ampiamente battuto, dal momento che le matricole sono state 15. E nel 2006 tale numero dovrebbe essere ancora una volta superato (le attese sono per un totale di 18 debutti).

Con INSIDER puoi guadagnare in un mese piu’ del tuo stipendio di un anno. Clicca sul
link INSIDER

L’analisi grafica è di aiuto ridotto quando si tratta di società di recente quotazione: la scarsa numerosità campionaria impedisce infatti di avere riferimenti grafici sufficienti per poter proiettare degli scenari di andamenti futuri relativi a questi strumenti. Dopo qualche mese di presenza sul mercato è tuttavia possibile individuare un trend, nel caso se ne sia delineato uno, e studiare l’andamento della forza relativa nei confronti dell’indice cui il titolo fa riferimento.

Se lo studio delle tendenze dei titoli di recente quotazione, quelli approdati a Piazza Affari nel 2005, dovesse mostrare che il mercato è stato particolarmente benevolo nei confronti delle matricole, allora si potrebbe ipotizzare anche che le società di prossima quotazione rappresentano una potenziale attrattiva per l’investitore indipendentemente dalla loro attività caratteristica o dal settore di appartenenza, avendo un appeal in più, il fattore novità, rispetto a soggetti la cui presenza è già consolidata.

In media le società presentate in Borsa nel 2005 hanno reso il 33%, a fronte di un Mibtel che ha guadagnato il 13,7% circa. Eurotech è stato sicuramente il caso di maggior successo, con un rialzo del 145%, seguito a ruota da Banca Italease con un +130% circa. E la partecipazione dei risparmiatori è stata significativa: 400mila sono stati quelli che si sono messi in portafoglio i titoli delle quotande. Il fenomeno è quindi degno di essere investigato.

In ordine cronologico i titoli sbarcati a Piazza Affari nel 2005 sono stati Igd, Save, Toro Assicurazioni, Banca Italease, Marr, Bioera, Monti Ascensori, Anima, Caleffi, T.I.P., Guala Closures, Eurotech, Apulia Prontoprestito, Safilo, Eurofly. In sintesi i risultati dell’analisi dei singoli titoli mostrano 4 realtà graficamente bene impostate, Eurotech, Caleffi, Igd e Banca Italease, 5 per le quali la valutazione positiva è stata in parte compromessa da recenti movimenti correttivi che tuttavia non hanno messo per ora in discussione la tenuta dell’uptrend, Guala Closures, Monti Ascensori, Tamburi, Toro ed Apulia, 2 per le quali si può parlare di un contesto grafico neutrale, Bioera e Save (il primo dei quali ha pagato un dividendo di 0,067 euro il 25 maggio) ed infine 4 che mostrano un andamento grafico orientato negativamente, con i prezzi attuali che faticano a mantenersi in prossimità dei valori di prima quotazione (si tratta di Eurofly, Marr, Safilo ed Anima).

Nel complesso quindi il bilancio che si può trarre le le matricole 2005 è positivo, anche se non privo di ombre. In tutti i casi infatti, se si escludono le 4 top performer, prima o poi il mercato ha deciso di prendere profitto dal proprio investimento facendo ridimensionare in modo significativo i guadagni accumulati dal debutto. Certamente a questo si è arrivati anche a causa di una situazione di borsa un po’ tirata, con i listini in crescita già da quasi 3 anni quando questi titoli hanno fatto la loro comparsa sul mercato, che ha portato al recente ribasso cui quasi tutti questi titoli hanno partecipato.

Volendo trarre delle conclusioni è possibile dire quindi che il mercato delle debuttanti è in generale appetibile anche per il risparmiatore, che tuttavia deve forse approcciare questi titoli più con l’ottica del trader che dell’investitore, pronto quindi a prendere profitto quando il grafico inizia ad inviare i primi segnali di debolezza. La mancanza di riferimenti storici rende infatti a quanto sembra le correzioni faccende abbastanza cruente, che rischiano di cancellare in poche sedute quanto guadagnato in alcuni mesi di detenzione del titolo.

Copyright © Fta On Line per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved