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CASO GRECIA: QUALE LA SOLUZIONE? IL CONSIGLIO DI GOLDMAN SACHS

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(WSI) –Tassi di interesse: il caso Grecia continua a condizionare l’andamento dei mercati. I listini azionari hanno chiuso la sessione in calo, mentre sul mercato obbligazionario si è assistito ad un forte allargamento dello spread sul decennale Grecia-Germania, portatosi in mattinata in prossimità di 560pb, e di quello Portogallo-Germania che ha superato i 190 pb. Tensioni anche sugli altri periferici come Irlanda e Spagna.

A dominare l’andamento dei mercati è stata soprattutto la possibilità di una ristrutturazione del debito greco. Questo ha infatti comportato un forte aumento dei tassi sul titolo a due anni che ha superato il 10%, comportando così un’inversione della curva, con il tasso governativo a due anni superiore di circa 130pb rispetto al 10 anni.

Il prestito Ue-Fmi potrebbe infatti non essere sufficiente a garantire una ripresa strutturale, cosicché sembra prendere sempre più piede l’ipotesi di una ristrutturazione del debito che si potrebbe ad esempio esplicitare in un allungamento delle scadenze.

Secondo Goldman Sachs la combinazione di prestito e ristrutturazione volontaria del debito potrebbe permettere al governo di implementare le riforme necessarie a riportare i conti pubblici nei limiti di Maastricht.

Oltre a questo ieri è giunta la notizia della riduzione del rating sul debito greco da parte di Moody’s ad A3 da A2 (out look negativo) e la revisione delle stime Eurostat sul deficit/Pil del 2009 portato al 13,9% dal 12,9%, che potrebbero ulteriormente essere riviste di un altro 0,3%-0,5%.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, un portavoce del governo avrebbe dichiarato che Atene si sta preparando a richiedere un prestito ponte da 9 Mld€ circa. Allo stesso tempo il quotidiano greco, Kathimerini, riporta che la richiesta di un prestito potrebbe giungere nei prossimi giorni.

Secondo il quotidiano, il primo ministro non vorrebbe attivare il prestito subito a causa delle elezioni in Germania (9 maggio) e per il rifiuto della Francia di sborsare immediatamente 3,9 Mld€ (ricordiamo che la Francia ha inserito nel suo budget 3,9 Mld€ di prestito greco, ma l’approvazione è prevista per il 3 maggio), ma considerata l’attuale situazione le intenzioni del governo potrebbero cambiare e richiedere subito il prestito.

Nel frattempo, il deprezzamento dell’euro conferma l’impatto positivo sulle aziende tedesche, con l’indice Ifo di aprile ai massimi da maggio 2008. Sul fronte dell’offerta ieri la Russia ha emesso con successo 5,5 Mld$ di bond a 5 e 10 anni, la seconda maggiore offerta di bond emergenti in dollari.

Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo in una giornata di lieve rialzo dei listini azionari. A mercati chiusi sono risultate deludenti le trimestrali sia di Microsoft sia di Amazon che nell’after hour hanno perso rispettivamente circa il 4% ed il 7%.

Nel frattempo ieri il presidente Obama ha richiesto esplicitamente ai banchieri di appoggiare il progetto di nuova regolamentazione finanziaria dei mercati.

Sul fronte macro nel mese di marzo si è assistito ad un recupero delle vendite di case esistenti grazie alle migliori condizioni meteo insieme all’effetto del credito fiscale di 8000$ per i contratti siglati entro il mese in corso e perfezionati entro il prossimo giugno. Sul fronte obbligazionario per la prossima settimana è stato annunciato un ammontare record di emissioni di 129Mld$, distribuite sui segmenti 2,5 e 7 anni.

Valute: euro in deprezzamento vs. dollaro arrivando nuovamente a testare i minimi già toccati a fine marzo e nei primi 10 giorni di aprile, in corrispondenza dell’annuncio prima dell’accordo sul piano di salvataggio e poi della diramazione di alcuni dettagli.

Gli operatori ora stanno aspettando l’eventuale concreta richiesta di aiuti da parte della Grecia già nel corso del prossimo fine settimana. Il supporto di breve si colloca in area 1,32.

Yen in deprezzamento vs dollaro mentre si è apprezzato verso euro. L’euro/yen attualmente si colloca in prossimità di un importante livello di supporto collocato in area 123,16-123,50. Da tale livello passano sia un supporto statico sia uno dinamico. Nel caso di perforamento al ribasso del supporto, potrebbe avvenire una rapida discesa verso i minimi di marzo in prossimità di 121. La resistenza da monitorare nel breve si colloca a 125,65.

Materie Prime: tra gli energetici, invariato il petrolio mentre si è messo in evidenza il gas naturale (+4,4%) grazie ad un aumento minore delle stime delle scorte Usa. Ancora una giornata negativa per i metalli industriali che tipicamente esibiscono una forte correlazione con le borse. Ribassi più contenuti per i preziosi. Positivi gli agricoli anche se lo zucchero (-2,9%) si è mosso in controtendenza.

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