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CASO ENRON: ANDERSEN VICINA ALL’ACCUSA PENALE

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Arthur Andersen, il colosso della revisione contabile nell’occhio del ciclone a causa del crollo del gigante energetico Enron (ENRNQ – Pink Sheet), secondo voci insistenti circolate sui media americani, potrebbe gia’ da oggi dover far fronte a un atto d’accusa formale per aver ostacolato le inchieste della Giustizia.

Andersen ha cercato di trattare con il dipartimento americano alla Giustizia per evitare una tale incriminazione, ma gli inquirenti le hanno dato tempo fino alle nove di questa mattina per dichiararsi colpevole di ostruzionismo in relazione alla distruzione di documenti Enron.

Ora l’ultimatum e’ scaduto e il procedimento penale che probabilmente ne derivera’ dovrebbe annullare ogni possibilita’ a trovare un acquirente, costringendo Andersen alla bancarotta. La Sec, l’organo di controllo della borsa americana, vieta infatti alle societa’ trovate colpevoli di accuse criminali di eseguire la revisione dei conti di aziende Usa.

Da sottolineare come la Arthur Andersen sia stata scaricata sia dalla Deloitte Touche Tohmautsu che dalla Ernst&Young, con le quali aveva in contatto colloqui per una fusione che potrebbe salvare la societa’ dal collasso.