TIM è sempre più vicina a Blu. La conferma è arrivata oggi con la dichiarazione dell’amministratore delegato di Blu, che in Parlamento, alla Commissione Industria del Senato, ha riferito sullo stato delle trattative.
“L’unica opportunità per evitare il fallimento è la cessione temporanea in blocco all’operatore per il mobile di Telecom Italia”, ha detto Casini, che ha aggiunto: “TIM provvederebbe alla successiva riallocazione di parte degli asset ad altri operatori interessati (come Omnitel-Vodafone, Wind e H3GG)”.
La questione più impellente è quella relativa ai quasi 2.000 dipendenti del quarto gestore di telefonia mobile. La soluzione TIM, secondo Casini, sarebbe “a resto zero”, nel senso che comporterebbe la salvaguardia di tutti gli asset della società (reti, frequenze, impianti, compreso il personale).
Il nodo rimane l’ok di Mario Monti all’operazione. Il Commissario Ue alla Concorrenza è contrario alla cessione a TIM della quota di controllo detenuta da Edizione Holding.
La finanziaria Benetton, infatti, è anche azionista principale di Olimpia, che controlla Olivetti e la filiera, insieme a Pirelli.
I tempi stringono, ha detto Casini, perché l’8 aprile l’assemblea dovrà deliberare la cessione o la liquidazione della società.
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