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Carige: accordo per salvataggio, azioni gratuite per 10 milioni

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Accordo fatto per la soluzione privata del salvataggio di Carige. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), lo Schema Volontario di Intervento del FITD (Svi), la Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano (Ccb), la Società per la Gestione delle Attività (Sga) e altre primarie istituzioni finanziarie concorreranno al rafforzamento patrimoniale del gruppo.

Ci sarà – ricorda una nota –  un aumento di capitale da 700 milioni (313,2 milioni allo SVI, 63 milioni a CCB; 85 milioni agli attuali azionisti della Banca in proporzione alla percentuale di capitale detenuta; 238,8 milioni al FITD.

Verranno emessi Warrant e un nuovo prestito subordinato classificabile come
strumento di capitale Tier2 per 200 milioni. Lo SVI sta inoltre mettendo a punto criteri e meccanismi per riconoscere, a conclusione dell’operazione, azioni gratuite per un controvalore pari a 10 milioni a favore di azionisti attuali a fronte di partecipazioni azionarie inferiori a una certa soglia. Infine SVI e FITD hanno concesso a CCB un’opzione di acquisto sulla totalità delle azioni ordinarie della Banca che saranno detenute da SVI e FITD a seguito dell’esecuzione
dell’aumento di capitale.

“La stipula dell’accordo costituisce una tappa fondamentale del progetto di risanamento del gruppo e del percorso avviato di business combination, avente una forte connotazione industriale”. Lo sottolinea l’istituto che nella notte ha reso noto la firma dell’accordo. Il risanamento dell’istituto ligure, ricorda la nota, passa attraverso “una radicale operazione di riduzione dei rischi insiti nel portafoglio creditizio, mediante la cessione pressoché integrale dei crediti deteriorati (3,1 miliardi di valore lordo su un totale di 3,5 miliardi), per la quale i Commissari hanno ricevuto un’offerta vincolante da Sga”. Ci sara’ poi “una manovra di rilancio commerciale e di efficientamento della struttura” per recuperare i margini reddituali e “ricondurre la Banca su binari di profittabilità e di sostenibilità di lungo periodo”.

Alla ricapitalizzazione partecipano per 313,2 milioni lo Svi a fronte della conversione delle obbligazioni subordinate sottoscritte a novembre 2018, per 63 milioni Ccb; per 85 milioni gli attuali azionisti della Banca in proporzione alla percentuale di capitale detenuta, per 238,8 milioni il Fitd che inoltre garantira’ la tranche riservata agli attuali azionisti. Verrà assegnato 1 varranno ogni 4 azioni sottoscritte che consentiranno l’acquisto di nuove azioni con uno sconto del 50% sul prezzo di mercato al momento dell’esercizio.

Sarà emesso un nuovo prestito subordinato classificabile come strumento di capitale Tier2 per 200 milioni per il quale, precisa la nota, ci sono gia’ impegni per un importo superiore a quello previsto. Lo Svi sta inoltre mettendo a punto criteri e meccanismi per riconoscere, a conclusione dell’operazione, azioni gratuite per un controvalore pari a 10 milioni a favore di azionisti attuali a fronte di partecipazioni azionarie inferiori a una certa soglia.

“L’insieme delle azioni di rafforzamento patrimoniale, di riduzione dei rischi e di efficientamento consentirà alla Banca di registrare nei prossimi anni indicatori gestionali allineati ai livelli di mercato, sintetizzabili in un NPE ratio inferiore al 5% e un Total Capital ratio superiore al 15%”.

Ora la parola spetta alla vigilanza e ai soci che dovranno approvare in assemblea l’operazione.