Società

Cancro al seno: “bomba intelligente” per uccidere le cellule malate

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – I medici sono riusciti a lanciare con successo la prima “bomba intelligente” sul cancro al seno, grazie a un farmaco che consente di intossicare ed eliminare le cellule tumorali, lasciando in vita solo quelle sane.

In un test chiave che ha viste coinvolte circa 1.000 donne in uno stadio della malattia molto avanzato, il trattamento sperimentale e’ stato capace di prolungare di alcuni mesi la vita durante la quale le pazienti non hanno riscontrato un peggioramento del tumore.

Un gruppo di medici statunitensi lo ha segnalato durante il corso di una conferenza a Chicago sul cancro, secondo quanto riportato dall’Associated Press.

Fattore ancora piu’ importante, il trattamento sembra destinato a migliorare il tasso di sopravvivenza, anche se in questo caso ci vorra’ piu’ tempo per saperlo con certezza.

Dopo due anni, il 65% delle donne sottoposte alla cura, era ancora vivo contro il 47% di coloro cui sono stati somministrati due farmaci standard contro il cancro.

Il margine e’ risultato leggermente inferiore ai criteri molto rigidi stabiliti perche’ le ricerche possano dirsi concluse con successo. I ricercatori sperano che il beneficio fornito dalla cura diventi piu’ evidente con il passare del tempo.

In effetti, sono talmente numerose le donne sottoposte al nuovo trattamento rimaste ancora in vita, che i medici non sono in grado di determinare, almeno non ora come ora, il tasso di sopravvivenza media del gruppo campione.

“La differenza in termini assoluti della durata di vita delle pazienti e’ di un anno piu’ lunga”, ha dichiarato il medico Kimberly Blackwell della Duke University, precisando che si tratta di “un grande passso in avanti”.

La cura, battezzata T-DM1, unisce la terapia ad agente genetico Herceptin, con un farmaco altamente tossico utilizzato per la chemioterapia, e alla miscela lega un prodotto chimico che ha il ruolo di tenerle unite fino al raggiungimento delle cellule cancerogene.

Un avvertimento a chi spera di poterne usufruire fin da ora: il farmaco e’ ancora in via sperimentale. L’obiettivo di Genentech, controllata della svizzera Roche, e’ l’approdo sul mercato entro un anno.