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CAMBI: EURO AI MINIMI DI SETTE MESI SUL DOLLARO

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L’euro va giù fino a scivolare sotto quota 1,26 dollari, ai minimi da sette mesi. La moneta europea ha perso quasi l’1% sul dollaro toccando un minimo di seduta di 1,2536 dollari, livello che non vedeva dall’ottobre 2004. A penalizzare l’euro, che ora oscilla a 1,2550 dollari da 1,2644 dollari degli ultimi scambi di ieri, le crescenti difficoltà dell’economia di Eurolandia e le incognite sull’esito del referendum per la ratifica della Costituzione europea che si terrà nei prossimi giorni in Francia e nei Paesi Bassi.

Cresce infatti lo scontento popolare per l’introduzione dell’euro, ritenuto primo responsabile della perdita di competitività, che ora rischia di culminare in una bocciatura al test sulla Costituzione Ue. In Francia, stando ai sondaggi, si starebbe allargando il fronte del no salito al 53%.

E oggi a Bruxelles Amelia Torres, portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha dovuto intervenire sui ‘malumori’ olandesi nei confronti della moneta unica che mettono a rischio la ratifica della Costituzione nei Paesi Bassi.

E’ un fatto che all’indomani del dato deludente sulla produzione industriale dell’eurozona a marzo si è aggiunto oggi il rallentamento della crescita della economia francese. Nel primo trimestre il Pil è cresciuto meno del previsto dello 0,2% (consensus +0,5%) ed è stato rivisto al ribasso il dato dell’ultimo trimestre 2004 corretto da +0,9% a +0,7%.

Senza contare che il mercato sta metabolizzando anche l’ipotesi di un taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale europea: nei giorni scorsi il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Rodrigo De Rato, ha fatto capire che la Bce deve tenersi pronta a ridurre i tassi di interesse nel caso di un ulteriore deterioramento della congiuntura.

Negli Usa, invece, appare ormai scontato che la Fed metterà mano a ulteriori manovre restrittive. C’é più d’un motivo dunque per puntare sul dollaro e la maggior parte degli analisti ha nuovamente rivisto al rialzo le previsioni: Citigroup, ad esempio, si attende nel giro di un mese un rafforzamento della moneta americana a 1,23 contro euro. Il biglietto verde, intanto, si apprezza anche sullo yen a 108,2 (da 107,6) che rappresenta il livello più alto delle ultime cinque settimane.