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CALMA A WALL STREET, LA FED TAGLIERA’ 25 O 50 BP?

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A circa un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in leggero rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio poco sopra la parita’ per l’azionario.

L’atteggiamento di cautela tra gli operatori e’ imposto dall’attesa per la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. E’ ampiamente atteso un taglio al costo del denaro di almeno 25 punti base. Si tratterebbe del primo da oltre 4 anni (giugno 2003).

In molti ritengono possibile che la Banca Centrale americana possa addirittura operare un abbassamento dei fed funds dello 0.50% nel tentativo di assorbire gli effetti della crisi del mercato immobiliare e delle turbolenze createsi di recente nel comparto del credito. In tal caso, Bernanke & Co. dovranno anche essere in grado di prevenire una reazione da panico tra gli investitori, allarmati sul possibile ingresso dell’economia Usa in una fase di recessione. Molto importante sara’ dunque il documento ufficiale che accompagnera’ la decisione.

A rendere piu’ arduo il compito della Fed sono anche le attuali condizioni economiche del mercato. Il dollaro continua ad essere scambiato sui minimi assoluti rispetto alle principali valute internazionali, l’oro e il greggio sono ai massimi storici; il tasso d’inflazione sembra dover rallentare ma e’ ancora elevato. A tal proposito molto importante sara’ in giornata la pubblicazione del dato sui prezzi alla produzione (PPI): gli analisti si aspettano un calo dello 0.3% rispetto al mese precedente.

Sul fronte societario, occhi ancora puntati sul comparto finanziario. La trimestrale di Lehman Brothers (LEH) (la prima di quattro grosse banche a riportare gli utili in settimana) offrira’ importanti segnali sull’impatto che la crisi dei mutui sta avendo sui risultati fiscali delle societa’ coinvolte.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico ha ripreso a salire il petrolio. I futures con consegna ottobre sono ora in rialzo di 38 centesimi a quota $80.95 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in leggero calo rispetto al dollaro a 1.3860. In rialzo l’oro: i futures con consegna dicembre vengono scambiati a $728.40 all’oncia, in progresso di $4.60, ai massimi assoluti di 16 mesi. Stabili infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 4.47%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 0.30 punti (+0.02%) a 1490.10.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +3.75 punti (+0.19%) a 2009.75.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 24 punti (+0.18%) a 13527.00.