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Buy su futures Usa e materie prime: fari su Cina e Piigs

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New York – Quando manca circa un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra i livelli di parita’ facendo pensare a un avvio di seduta in cauto rialzo.

Ad attirare l’attenzione degli investitori sono i nuovi problemi emersi sul fronte del debito sovrano greco, mentre a Washington ha preso via la due giorni di incontri tra Cina e Stati Uniti. Pechino ha sferrato l’ennesimo attacco in ambito valutario, avvertendo che “l’indebolimento del dollaro e’ il motivo principale per cui i prezzi delle materie prime stanno crescendo ovunque nel mondo”.

Sul fronte macro non si attendono dati economici di rilievo in Usa, ma in Cina si conosceranno in settimana le vendite al dettaglio di aprile e i prezzi alla produzione e al consumo.

In ambito di notizie societarie il gruppo di autonoleggio Hertz Global Holdings ha fattto un’offerta per aggiudicarsi la rivale Dollar Thrifty, mettendo sul tavolo $2,1 miliardi, approfittando dei problemi in ambito regolatorio riscontrati dalla concorrente di pari grado Avis Budget, che a sua volta aveva lanciato un’Opa sulla stessa societa’.

In Europa protagoniste le vendite sui titoli finanziari. La ragione risiede nella tragedia dei conti pubblici in Grecia, che nel fine settimana ha scatenato speculazioni anche su un’uscita del paese dall’euro (facendo crollare la moneta unica). Tali rumor sono stati poi smentiti, ma sui mercati pesa l’esposizione delle banche europee sul debito pubblico di Atene.

Per questo, sono i finanziari e bancari a mettere sotto pressione l’azionario del Vecchio Continente, nonostante le varie rassicurazioni sul fattore Grecia; e d’altronde il cancelliere britannico Osborne ha affermato che quella del paese è una “questione difficile da affrontare”: si aspettano notizie sulla possibilità di nuovi aiuti a favore sia della Grecia che per l’Irlanda, secondo quanto riportano i media.

Per alcuni n’uscita di Atene dall’euro sarebbe alla fine un’ipotesi migliore e in ogni caso si continua a puntare sull’importanza e necessità di una ristrutturazione dei debiti. A Piazza Affari i cali sono dell’ordine dell’1%.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna giugno guadagnano il 3,09% a $100,18 il barile. I contratti con scadenza giugno sull’oro sono in rialzo dello 0,86% a $1.504,5 l’oncia. Sul valutario l’euro arretra dello 0,59% a $1,44. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,18%, in contrazione di 3,1 punti base.

Alle 14.00 (le 8:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 avanza di 4,4 punti a 1.339,4 (+0,33%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 13,75 punti a 2.387,25 (+0,58%).

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 45 punti (+0,36%), in area 12.614.