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BUSH SHOCK: HA INVASO L’IRAQ SUGGESTIONATO DA UNA PROFEZIA DELLA BIBBIA

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Nel 2003, nella fase calda che precedette l’invasione dell’Iraq di Saddam Hussein, mentre erano al massimo gli sforzi di lobbying nei confronti dei leader occidentali per assemblare la coalizione armata, l’allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush parlo’, tra gli altri, con il presidente della Francia Jacques Chirac. Per convincere Chirac Bush fece riferimento alla storia di due creature blibliche, Gog e Magog: “sono all’opera in Medio Oriente – disse – ed e’ assolutamente necessario che siano sconfitte per prevenire l’Apocalisse”.

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Questa storia e’ stata confermata dallo stesso Chirac in un nuovo libro pubblicato in Francia da qualche settimana a cura del giornalista Jean Claude Maurice. Chirac racconta d’essere rimasto stupefatto e “disturbato” dal fatto che il presidente degli Stati Uniti avesse invocato una profezia della Bibbia per giustificare la guerra in Iraq; e nel libro dichiara: “mi meraviglio di come qualcuno – e soprattutto il presidente Usa – possa essere cosi’ superficiale e fanatico nelle sue credenze”. Bush come e’ noto e’ un “Born again Christian”, cioe’ un cristiano millenarista.

Lo stesso anno in cui parlo’ con Chirac – secondo alcuni articoli di stampa – Bush confesso’ al ministro degli esteri palestinese che lui “agiva nell’ambito di una missione datagli da Dio” e per le due invasioni di Iraq e Afghanistan riceveva ordini direttamente dal Signore. Nel Genesis e nel Libro di Ezechiele Gog e Magog sono forze dell’Apocalisse, la profezia biblica dice che con la loro venuta dal nord avrebbero distrutto Israele se non fossero state fermate.

Ci sono dunque pochi dubbi, col senno di poi, che i motivi per cui il presidente Bush ha avviato la guerra in Iraq fossero, per lui, fondamentalmente religiosi. Fu guidato dalla fede, l’attacco a Saddam Hussein era di fatto la realizzazione di una profezia biblica nella quale l’uomo piu’ potente del mondo si senti’ l’eletto a servire una causa superiore.

Decine di migliaia di irakeni e americani sono morti nella guerra scatenata per sconfiggere Gog e Magog. E che oggi ci sia rivelato che il presidente degli Stati Uniti considerasse se stesso come “la mano armata del Signore”, con il compito preciso di prevenire l’Apocalisse, puo’ soltanto continuare ad alimentare i sospetti, nel mondo musulmano, sul fatto che gli Stati Uniti tirino le fila di una crociata contro l’Islam. Nel resto del mondo occidentale invece, si rimane annichiliti nell’apprendere che la politica estera della super-potenza economica e militare sia stata gestita da un uomo cosi’ poco razionale e anzi decisamente incline al “fanatismo”.