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BUFFETT IN EUROPA, PUNTA ALLE AZIENDE FAMILIARI

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La caccia ad aziende familiari europee di Warren Buffett è cominciata: la prima tappa è stata ieri a Francoforte ed è solo l’inizio del tour che toccherà oggi Losanna, Madrid il 21 maggio e Milano giovedì 22. “Voglio entrare nello schermo radar delle aziende. Spero che, quando sarà il momento, queste riconoscano che in Berkeshire Hathaway possono trovare cose che non troverebbero da nessuna altra parte”, spiega Buffet, declinando comunque ancora una volta di identificare un possibile target.

Non preoccupato dal supereuro, (“Non sarà un deterrente per i miei investimenti”, spiega), Buffet è in Europa con l’obiettivo di vedere e valutare possibili occasioni, magari approfittando – aveva spiegato nei giorni scorsi – delle “rivalita fra fratelli” che, pur di risolvere il contenzioso, potrebbero essere spinti a cedere la propria attività. Armato di 40-50 miliardi di dollari di liquidità, Buffett vuole investire, come ha più volte ribadito, in attività che abbiano ritorni in euro o in sterline, perché credo che queste valute non si deprezzeranno nei confronti del dollaro.

E’ infatti dal 2002 che Buffett, l’uomo più ricco del mondo, effettua investimenti partendo dal presupposto che il dollaro si deprezzerà (“Gli Usa continueranno a seguire – aveva detto nel corso dell’assemblea degli azionisti – politiche che indeboliranno il dollaro”), scommettendo su valute alternative e su società fuori dai confini americani: fra queste figura l’israeliana Iscar, il primo acquisto extra Usa della Berkeshire.

A spiegare il piano europeo di Buffett è proprio il presidente di Iscar Eitan Wertherimer che, insieme ad Angelo Moratti, vice presidente della Saras, ha organizzato il viaggio. “Molte famiglie si trovano ad affrontare decisioni strategiche e devono conoscere tutte le opzioni a loro disposizione. Da Warren possono avere più del denaro, possono entrare a far parte qualcosa di unico”, sottolinea Wertherimer. Secondo alcuni osservatori, la voglia di shopping nel Vecchio Continente non è altro che il sintomo di una frustrazione della Berkshire Hathaway, non riconosciuta in Europa come partner importante dalle aziende ‘familiari’ che, ora, alle prese con la scarsa liquidità, sono alla ricerca di fondi.

Investitore che acquista aziende “per la vita”, Buffett è alla ricerca di attività che capisce e delle quali può prevedere performance positivi nei prossimi dieci o venti anni. Nel corso del tour europeo, quindi, il miliardario fondatore della Berkshire Hathaway, impero multisettoriale che vale circa 120 miliardi di dollari, prenderà valuterà le possibili occasioni, dopo che ha accantonato l’acquisizione della divisone assicurativa di Royal Bank of Scotland.