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BROKER: PUNTO DEBOLE DELLA LOTTA ANTI-RICICLAGGIO

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Le societa’ di brokeraggio rimangono un punto debole nello sforzo delle autorita’ per la prevenzione del riciclaggio di denaro proveniente da attivita’ illecite.

Un sondaggio condotto dal General Accounting Office ha infatti rilevato che solo il 17% delle 3.015 societa’ di brokeraggio ha adottato misure di controllo anti-riciclaggio che vadano al di la’ delle norme imposte dalle autorita’.

Nell’industria dei fondi d’investimento il 40% delle societa’ ha invece implementato programmi speciali.

La legge anti-terrorismo recentemente approvata impone alle societa’ finanziarie di mettere in atto nuovi sistemi di controllo anti-riciclaggio e di verificare l’identita’ dei propri clienti, ma non e’ ancora chiaro come le riforme possano eliminare i rischi legati all’alto volume di transazioni ingenti, considerato la maggiore vulnerabilita’ dell’industria.

Secondo il GAO, infatti, ogni giorno sui maggiori mercati azionari USA sono mediamente passate di mano 3 miliardi di azioni valutate $85 miliardi – contro i $20 miliardi del 1995 e il governo teme che gli scambi possano essere utilizzati per legittimizzare fondi gia’ immessi nel sistema finanziario.

L’associazione di categoria Securities Industry Association ha pero’ sottolineato che da tempo l’industria sta cercando di migliorare le procedure anti-riciclaggio e il rapporto del GAO ha confermato che circa il 70% delle 111 maggiori societa’ di brokeraggio – quelle cioe’ responsabili per la gestione di oltre $230 milioni – ha gia’ attuato tali programmi.