Nel giorno in cui il segretario britannico della Brexit Dominic Raab si appresta a dare il suo parere tecnico su quello che potrebbe succedere in caso di mancato accordo tra Londra e Bruxelles, una banca inglese ha lanciato un allarme sulla possibile fuga di personale dalla capitale inglese.
Se come sembrerebbe al momento il Regno Unito e l’Unione Europea non riescono a trovare un’intesa entro marzo 2019 sui rapporti che si instaureranno tra i due blocchi dopo l’entrata in vigore della Brexit, il governo non vuole farsi trovare impreparato.
Il ministro interverrà in aula per delineare il piano delle autorità e spiegare come Londra sarà costretta in caso di no-deal intraprendere, se necessario, “un’azione unilaterale” per poter scambiare merci e fare viaggiare le persone liberamente anche dopo la scadenza delle trattative.
Secondo quanto riportato da Sky News, Raab dirà di avere fiducia su una chiusura positiva dei negoziati e che un “accordo valido” è ancora possibile da raggiungere, ma che Londra deve essere pronta a prendere anche in considerazione la possibilità che i colloqui non vadano a buon fine.
Il parere tecnico del ministro verterà su vari campi, interessando temi come i diritti dei cittadini britannici a vivere in UE, la sicurezza aerea, i medicinali e la finanza. Ci sono in corso inoltre colloqui tra la Banca d’Inghilterra e la Bce.
Intanto crescono le preoccupazioni delle banche britanniche attive anche in Europa. I vertici di Standard Chartered, per esempio, hanno avvertito dei rischi di un “esodo dello staff” dalle banche dopo la Brexit.
La numero uno della divisione Europa e Americhe Tracy Clarke ritiene che le richieste troppo rigorose delle autorità di regolamentazione Ue potrebbero portare a una fuga dal Regno Unito dei dipendenti del settore e dei banchieri più importante di quanto preventivato.
Sebbene l’esposizione relativamente contenuta di Standard Chartered nel mercato europeo significa che non verranno trasferite “centinaia di persone”, secondo le stime di Clarke l’impatto sulle banche che hanno servizi ben maggiori nella regione UE potrebbe essere “significativo”.
Standard Chartered intende investire circa 15 milioni di sterline per trasformare i suoi uffici di Francoforte nella sede europea della banca, secondo quanto riportato dalla BBC. Verrà inoltre creata una divisione succursale della banca in Germania con l’obiettivo di mantenere l’accesso al mercato redditizio europeo anche in un mondo post Brexit.