Economia

Brexit, governo UK ha gonfiato numeri impatto negativo

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LONDRA (WSI) – Si avvicina il 23 giugno, il giorno in cui gli inglesi saranno chiamati alle urne per votare il famoso referendum sulla Brexit, ossia l’uscita o meno del Regno Unito dall’Unione Europea. Gli ultimi sondaggi danno in testa il fronte del Sì, la campagna del “Leave” a favore cioè dell’uscita.
Proprio in queste ore però giunge un’importante analisi di David Blake, professore di economia alla Cass Business School di Londra che ha messo sotto osservazione due report realizzati dal ministero delle finanze inglesi sulle conseguenze economiche di un voto a favore della Brexit indicandole come “esagerate”.

Proprio nelle ultime ore il cancelliere George Osborne dello scacchiere di Londra, schieratosi sul fronte del “Remain”, la permanenza nell’Unione, ha detto che in caso di vittoria del “Leave”, l’uscita dall’Ue ci sarebbero forti impatti sugli investimenti e le famiglie, danneggiando l’economia britannica e provocando un buco di 30 miliardi di sterline nei conti pubblici del Paese.

Nei report pubblicati dal Tesoro inglese a sostegno del fronte del “Remain”– come sostiene il professore Blake – si prevede che ogni famiglia nel Regno Unito perderà in termini di prodotto interno lordo 4300 sterline o più entro il 2030. Secondo il professore però questa previsione si basa su un abuso di modelli economici e come tale appare esagerata per due motivi.

Innanzitutto secondo Blake, quando il Tesoro afferma che in caso di vittoria del fronte del Leave l’economia inglese cadrà in recessione con il PIL giù del 6% nei prossimi due anni, è una considerazione non credibile visto che il governo aveva risposto allo stesso modo in merito alle conseguenze catastrofiche durante la crisi finanziaria globale.

L’altro motivo secondo cui le conseguenze drammatiche previste dal governo inglese in caso di Brexit sono esagerate secondo il professor Blake riguardano il modello usato dal Tesoro per fare le sue previsioni, modello incentrato sull’Ue ma la maggior parte degli altri modelli economici che hanno esaminato le conseguenze economiche di Brexit – e che sono stati totalmente ignorati dal Tesoro – trova che farà poca differenza per l’economia del Regno Unito se il Regno Unito rimane in o lascia l’ Unione europea.

Secondo Blake i cittadini inglesi dovrebbero prendere in considerazione anche fattori non economici nello scegliere se rimanere o uscire dall’Ue come quelli politici, giudiziari, commerciali ma anche sociali, ambientali e di sicurezza. Insomma per Blake i reports pubblicati dal Tesoro sono altamente pregiudizievoli.