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BORSE USA: SEDUTA ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA

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Giornata cauta per gli indici azionari statunitensi, che al giro di boa viaggiano in lieve rialzo.

Il Dow si muove sopra gli 8.900 punti. Il Nasdaq balla sui 1.600.

Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 577 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 898 milioni. Al Nyse i titoli in rialzo erano 1.510, contro 1.551 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 1.395 a 1.461. I nuovi massimi al Nyse erano 190, contro 0 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 89 a 5. L’indice della volatilita’ implicita VIX segnava un rialzo del’1,39%, a 22,54 punti. Al mercato obbligazionario, il rendimento sulla scadenza a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si attestava al 3,35%, mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,27%.

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Gli operatori iniziano a fare i conti con le scadenze tecniche attese per venerdi’ 20 giugno, che segna l’inizio della seconda meta’ dell’anno. Si avvicina quindi il momento della verita’ per la tanto sospirata ripresa.

A questo proposito, intervenendo via satellite all’International Monetary Conference di Berlino, il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, ha dichiarato che l’economia USA ha dato prova di una notevole resistenza negli ultimi trimestri e che i segnali di un miglioramento ci sono, ma ha sottolineato che non siamo ancora in presenza di un’accelerazione della congiuntura. Il mercato del lavoro, inoltre, rimane “estremamente debole”.

Ma proprio dal fronte dell’occupazione sono arrivate oggi indicazioni incoraggianti. Secondo dati della societa’ di ricerca Challenger, Gray & Christmas, infatti, a maggio le aziende USA hanno annunciato il numero piu’ basso di licenziamenti degli ultimi due anni e mezzo (“solo” 68.623, contro i 146.399 di aprile). Secondo gli esperti queste cifre potrebbero indicare la fine dell’ondata di tagli che ha investito la forza lavoro del Paese dal 2001 in poi. Gli investitori attendono ora con trepidazione il consueto rapporto mensile sulla disoccupazione, in calendario venerdi’. Numeri particolarmente deboli farebbero aumentare le probabilita’ di un taglio del costo del denaro alla prossima riunione del FOMC.

Richard Berner, economista di Morgan Stanley, prevede una graduale ripresa della congiuntura USA nella seconda meta’ dell’anno, grazie agli incentivi fiscali, al calo dei prezzi dell’energia e al dissiparsi delle incertezze sui mercati azionari.

Cresce intanto l’attesa per la riunione della Bce sui tassi, in calendario giovedi’. Le stime sono per un taglio di 50 punti base. Le prospettive di un allentamento della politica monetaria del Vecchio Continente rendono meno appetibili i titoli denominati in euro, ma i livelli di cambio del dollaro rimangono attorno a quota 1,17.

Tra gli altri temi della seduta, torna alla ribalta il problema degli scandali contabili della Corporate America. La SEC ha aperto un’inchiesta sul colosso informatico IBM (IBM – Nyse) per irregolarita’ relative al fatturato del periodo 2000-01. Continuano poi le indagini sugli illeciti delle banche d’affari e della regina del fai-da-te Martha Stewart.

A livello settoriale, dopo i poderosi rialzi delle ultime settimane da segnalare le prese di profitto sul settore biotech (BTK), sull’onda della chiusura del convegno sull’oncologia tenutosi a Chicago.

Sul fronte geopolitico si e’ concluso il G-8 di Evian, in Francia. Nel documento finale gli otto grandi si sono detti ottimisti sulla ripresa, ma hanno sottolineato la necessita’ di riforme strutturali per le economie.

Il presidente Bush, che aveva lasciato in anticipo il vertice, si trova a Sharm el-Sheikh (Egitto), dove ha ottenuto l’appoggio dei Paesi arabi alla Road Map. La parola passa ora al governo israeliano.

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