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BORSE USA: RIBASSISTI AVANTI A META’ SEDUTA

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Seduta all’insegna della debolezza per l’azionario a stelle e strisce, sull’onda delle notizie non incoraggianti provenienti dal fronte societario.

Il Dow viaggia sui 9.000 punti, il Nasdaq si muove appena sopra i 1.600.

A livello settoriale, in calo soprattutto semiconduttori (SOX), finanziari (DJ_FIN) e biotech (BTK).

Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 535 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 875 milioni. Al Nyse i titoli in rialzo erano 1.116, contro 2.027 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 947 a 1.974. I nuovi massimi al Nyse erano 167, contro 5 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 92 a 1. L’indice della volatilita’ implicita VIX segnava un rialzo del 2,48%, a 24,01 punti. Al mercato obbligazionario, il rendimento sulla scadenza a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si attestava al 3,30%, mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,19%. Il rendimento sui titoli a 2 anni torna quindi nuovamente sotto il tasso sui Fed Fund, un evento verificatosi solo altre cinque volte negli ultimi 14 anni e seguito in ciascuna occasione da una revisione al ribasso del costo del denaro. Ricordiamo che la prossima riunione del FOMC e’ fissata per il 24-25 giugno.

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Dopo la frenata di venerdi’, questa mattina i mercati sembravano impostati per mettere a segno nuovi rialzi. Ma l’allarme lanciato da Motorola (MOT – Nyse) sui risultati del secondo trimestre ha riacceso le preoccupazioni sulla ripresa dei profitti della Corporate America, determinando un’inversione di rotta nel pre-borsa.

A complicare le cose e’ arrivata poi la notizia del terremoto ai vertici del colosso dei mutui ipotecari Freddie Mac (FRE – Nyse), sulla scia di irregolarita’ contabili. Immediati i downgrade delle banche d’affari. Il titolo e’ in netto calo negli scambi, ma sopra i minimi segnati in apertura.

Le indiscrezioni sugli illeciti di Freddie Mac hanno fatto fuggire gli investitori verso il comparto obbligazionario, determinando un rally dei prezzi.

Pochi gli spunti provenienti dal fronte macroeconomico. Unico dato della giornata le scorte di magazzino all’ingrosso di aprile, risultate inferiori alle attese (-0,1% contro il +0,2% stimato dal mercato).

Per indicazioni piu’ significative sull’andamento della congiuntura statunitense bisognera’ aspettare le sedute di giovedi’ e venerdi’, quando saranno resi noti i dati su vendite al dettaglio, prezzi import-export e prezzi alla produzione di maggio, nonche’ i numeri preliminari sulla fiducia dei consumatori di giugno.

Gli investitori si chiedono intanto quanto potra’ ancora durare l’attuale rally degli indici. Fondamentali, da questo punto di vista, oltre alla salute delle aziende, saranno soprattutto i livelli di cambio del dollaro e i movimenti sul comparto del reddito fisso.

Per quanto riguarda il mercato valutario, gli esperti del Vecchio Continente sembrano aver preso atto del fatto che una moneta che si apprezza troppo e troppo velocemente e’ un elemento che puo’ risultare pericoloso non solo nel breve ma anche nel lungo periodo. Dal canto suo il presidente Bush ha ribadito che gli Stati Uniti favoriscono una politica di dollaro forte.

Tra gli altri temi della seduta, da segnalare l’acquisizione di Veridian (VNX – Nyse) da parte del colosso della difesa General Dynamics (GD – Nyse). Dopo le buone notizie della settimana scorsa, l’accordo alimenta le speranze sulla ripresa del comparto M&A (fusioni e acquisizioni).

In crescita al Nymex il prezzo del petrolio, che torna sopra i $31 in attesa della riunione Opec dell’11 giugno.

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