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Borse Ue: pronte per una chiusura in rally

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Milano – Dopo l’incertezza iniziale le borse europee hanno ingranato la marcia incrementando gli acquisti e posizionandosi attorno ai massimi della seduta. Milano ha messo a segno un rialzo dell’1,5%, confermandosi tra i migliori listini europei. Bene anche Madrid (+1,66%), Parigi (+0,66%), Londra (+0,89%) e Francoforte (+0,79%).

A scatenare il rally dell’azionario europeo, è stata soprattutto la pubblicazione dell’ISM manifatturiero degli Stati Uniti, che ha dato una spinta, insieme ad altri dati americani, alla stessa Wall Street.

Gli indici europei hanno così messo a segno una performance positiva per la quinta seduta consecutiva: il risultato è che, stando a quanto riporta Bloomberg, l’indice benchmark Stoxx Europe 600 ha riportato il balzo settimanale più sostenuto in un anno.

In generale, questa settimana ha portato notizie positive sui mercati azionari: in primis gli investitori hanno brindato soprattutto ai sì del Parlamento greco sulle misure proposte dall’esecutivo del premier George Papandreou e all’aiuto delle banche tedesche, che hanno acconsentito al rollover.

Detto questo, il destino della Grecia sarà meglio definito con le decisioni dei ministri finanziari dell’Unione europea.

Guardando a Piazza Affari, si sono messi in evidenza oggi Fonsai, che è stata sospesa anche per eccesso di rialzo arrivando a guadagnare il 7% circa e che poi ha chiuso in crescita del 2,2% circa. Bene Ubi Banca (+2,63%; anch’essa a un certo punto sospesa per eccesso di rialzo) e in generale tutte le banche, con Intesa SanPaolo che è balzata del 3,49% e Unicredit che ha fatto +3,42%. Dopo i forti ribassi delle scorse settimane, Mps è arrivata a volare infine più del 6%.

In recupero Saipem (+0,11%), che ha accusato oggi il downgrade di Goldman, che ha rivisto al ribasso il rating da “buy” a “neutral”; bene nel finale dopo una performance negativa anche Banco Popolare (+1,45%), che sofferto in mattinata la decisione di Ubs di tagliare il target price da 2,15 a 1,17 euro. Pochi i segni meno nel finale: tra questi, da segnalare la flessione di Atlantia (-3,07%), Ansaldo (-2,64%) e Telecom Italia (-0,94%).

Dal fronte economico europeo, è stato reso noto oggi il tasso di disoccupazione dell’Eurozona, stabile al 9,9%.

Un nuovo indicatore è stato reso noto da Nomura, che ha reso noto che a giugno l’l’attività manifatturiera dell’Eurozona ha subito una frenata, con l’indice che misura l’Italia al minimo in 20 mesi. Sempre riguardo all’Italia molto preoccupante il tasso di disoccupazione giovanile, che si è attestato al record dal 2004.

Si allenta intanto la tensione sul mercato dei titoli di stato, grazie allo smorzarsi dei timori sul rischio di un default della Grecia. Gli spread sui periferici sono scesi e il differenziale Italia-Germania si è attestato attorno a quota 180 punti.